Nvidia è stata denunciata per infrazione di brevetti da due sussidiarie di Xperi Corporation, una società che concede in licenza proprietà intellettuali. Xperi, secondo quanto riportato su Wikipedia, ha fornito negli anni le proprie tecnologie di packaging a “numerosi produttori di semiconduttori, inclusi Intel e Samsung”, ma anche un’ampia gamma di tecnologie audio e di imaging, come i codec DTS:X, IMAX, Virtual:X e contano tra i clienti Sony, LG, Samsung, Tencent e Alibaba.
Le sussidiarie di Xperi coinvolte in questa denuncia sono Invensas Corporation e Tessera Advanced Technologies. La tesi è che Nvidia abbia infranto cinque proprietà intellettuali. La denuncia è stata depositata presso la Corte Federale del Delaware.
Secondo il CEO Jon Kirchner, Nvidia “sta usando la nostra tecnologia di semiconduttori brevettata in determinate CPU e processori. Stiamo parlando da diversi anni con loro per stringere un accordo di licenza. Non abbiamo raggiunto un’intesa e crediamo che dobbiamo intraprendere questa azione per difendere i nostri diritti di proprietà intellettuale”.
I brevetti sono i seguenti: 5,666,046, 6,232,231, 6,317,333, 6,849,946 e 7,064,005, e sono tutti legati alla progettazione di semiconduttori e al loro funzionamento. Nvidia non realizza i propri chip, in quanto si affida alla taiwanese TSMC, ma secondo Xperi l'onere di rispondere alle presunte violazioni ricade su Nvidia perché è responsabile dei propri progetti.
Dato che Xperi ha denunciato Samsung e Broadcom per tre di questi brevetti, arrivando a un accordo di licenza pluriennale, non c'è dubbio che queste proprietà intellettuali abbiano forti basi di validità in sede legale. Vedremo se Nvidia avrà maggiore fortuna e saprà provare altrimenti.
"Sì, sono coinvolti cinque brevetti, tre dei quali sono stati oggetto di causa sia con Broadcom e / o Samsung, quindi penso che queste proprietà intellettuali siano valide. Riteniamo che sia ampiamente applicabile alla loro offerta di processori e GPU. È nostra volontà trovare un’intesa, ma dopo aver lavorato diligentemente per un lungo periodo di tempo, abbiamo ritenuto necessario fare questo passo per cercare di colmare il divario sulle nostre rispettive opinioni", ha aggiunto Kirchner.
La documentazione depositata presso la Corte Federale del Delaware non indica la richiesta di danni o royalty, argomenti che probabilmente saranno oggetto di “dibattito” non appena la causa entrerà nel vivo.