"Deludente". Così il CEO di Nvidia ha commentato la nuova Radeon VII, la prima scheda video di fascia alta di AMD con GPU a 7 nanometri. "Le prestazioni sono pessime e non offre nulla di nuovo", ha affermato Huang. "Non c'è ray tracing, non c'è intelligenza artificiale. È un chip a 7 nanometri con memoria HBM che a malapena tiene il passo di una RTX 2080. Attivando il DLSS la schiacceremmo e lo stesso vale per il ray tracing".
"Si è trattato di un lancio strano, forse ci hanno pensato stamattina", ha aggiunto Huang, sottolineando come a volte gli piace prendersi gioco della concorrenza. Il CEO di AMD, Lisa Su, informata delle parole del "collega", ha risposto diplomaticamente. "Quello che dirò è che siamo molto felici della Radeon VII e mi viene da dire che probabilmente non l'ha ancora vista".
Huang ha toccato anche altri temi di grande interesse durante una chiacchierata al CES 2019 con alcuni media. Tra le novità che più hanno fatto clamore in questi giorni c'è il supporto da parte di Nvidia, seppur limitato e parziale, alla tecnologia VESA Adaptive Sync (da cui prende corpo l'implementazione FreeSync di AMD). Molti hanno visto in questa mossa un'ammissione di sconfitta da parte della casa di Santa Clara, ma (ovviamente!) il CEO la pensa in modo diverso.
"Non siamo mai stati in competizione", ha affermato Huang circa il futuro supporto al G-Sync sugli schermi FreeSync. "FreeSync non ha mai dimostrato di funzionare. Come sapete, abbiamo inventato l'area dell'adaptive sync. La verità è che la maggior parte dei monitor FreeSync non funziona. Non funzionano nemmeno con le schede grafiche di AMD".
Parole che probabilmente saranno osteggiate dalle migliaia di persone con GPU AMD e schermi FreeSync che giocano senza problemi. Huang fa tuttavia riferimento ai dati ottenuti con i nei laboratori di Nvidia, che hanno decretato che su 400 pannelli FreeSync solo 12 possono attivare automaticamente il G-Sync, mentre per gli altri bisogna agire manualmente, senza grandi sicurezze. In rete tra l'altro circola un video di PC World, potete vederlo qui, in cui Nvidia mostra cosa succede attivando il G-Sync su uno schermo FreeSync privo di convalida da parte di Nvidia.
"Testeremo ogni singola scheda video con ogni singolo monitor, con qualsiasi gioco, e se non funziona, diremo che non funziona. E se invece funziona, permetteremo che lo faccia. Riteniamo che sia necessario testarlo per promettere che funzioni", ha affermato Huang. "E senza sorprese la maggior parte non funziona".
Huang ha anche parlato dell'accoglienza delle schede video GeForce RTX, in particolare quella da parte dei giocatori con budget ridotto a disposizione, che hanno storto il naso per i prezzi elevati. "Avevano ragione. Eravamo ansiosi di portare le RTX sul mercato mainstream… ma non eravamo pronti. Ora, con la RTX 2060, lo siamo. Ha il doppio delle prestazioni di una PS4 e costa solo 350 dollari".
E per finire una piccola "stoccata" anche a Intel, che nel 2020 entrerà nel settore delle schede video dedicate con i primi frutti del progetto "Xe" guidato da Raja Koduri. "Il team grafico di Intel è fondamentalmente quello di AMD vero?", ha commentato facendo riferimento ai moltissimi cambi di casacca avvenuti negli ultimi mesi. Almeno per il momento, battute a parte, Huang ha sottolineato come il rapporto con Intel sia più di collaborazione che competizione. "C'è molta meno competizione tra noi che collaborazione. Ma l’intelligenza artificiale sarà il futuro del computing". E quindi, più presto che tardi, bisognerà incrociare le spade.