La rete internet in Russia continua a contrarsi sotto il peso di una censura statale sempre più asfissiante. Negli ultimi giorni, un'ondata di blocchi mirati ha colpito il paese, con Roskomnadzor - l'agenzia governativa che sorveglia le comunicazioni - impegnata in una campagna sistematica contro strumenti di aggiramento della censura e servizi di infrastruttura web globali.
I cittadini russi si trovano così ad affrontare un panorama digitale sempre più isolato e controllato, con molti siti popolari improvvisamente inaccessibili e app VPN sotto attacco costante. Le organizzazioni per i diritti digitali avvertono che questi eventi recenti potrebbero essere solo l'inizio di una stretta ancora più severa.
Dal 12 marzo 2025, Roskomnadzor ha intensificato la sua battaglia contro le Virtual Private Network, strumenti essenziali per aggirare la censura online. Secondo quanto riportato da un giornalista russo, l'autorità ha inviato a Google almeno 47 richieste di rimozione per app VPN dal Play Store, prendendo di mira servizi come HideMyNetVPN, Proxy Shield VPN e Secure VPN.
Questa offensiva segue lo stesso modello già applicato con successo ad Apple, che tra luglio e settembre ha rimosso circa 60 applicazioni VPN dal suo App Store in Russia, portando il totale a 98 app non più disponibili. Le richieste sembrano basarsi su una legge entrata in vigore nel marzo 2024, che criminalizza la diffusione di informazioni su metodi per aggirare le restrizioni internet.
"Il governo russo sta cercando di chiudere sistematicamente tutte le finestre sul mondo esterno," spiega un esperto di Roskomsvoboda, gruppo per i diritti digitali in Russia. "Con quasi 200 servizi VPN già bloccati, questa nuova ondata rappresenta un ulteriore inasprimento della censura digitale."
Blackout digitale: quando Cloudflare diventa un bersaglio
Parallelamente all'attacco alle VPN, il 20 marzo le autorità russe hanno temporaneamente bloccato le subnet di Cloudflare, un'infrastruttura cruciale che supporta milioni di siti web in tutto il mondo. L'impatto è stato immediato e diffuso: circa 1,5 milioni di indirizzi IP sono stati coinvolti, causando l'inaccessibilità di piattaforme popolari come TikTok, Steam, Twitch, Epic Games e persino i siti di operatori telefonici.
Secondo gli esperti di Roskomsvoboda, anche diversi servizi VPN hanno sperimentato problemi di connettività, poiché molti di essi utilizzano infrastrutture di gestione collegate a Cloudflare. Warp VPN, sviluppato dalla stessa Cloudflare, ha completamente smesso di funzionare durante il blocco.
Roskomnadzor ha giustificato l'interruzione come parte di "controlli tecnici programmati sull'uso di infrastrutture server straniere da parte di servizi e operatori di telecomunicazioni russi". Sebbene l'incidente sia stato risolto, gli esperti di diritti digitali avvertono che potrebbe trattarsi di un test preliminare per un blocco completo di Cloudflare, simile a quanto già fatto dall'Iran.
Gli sviluppi recenti si inseriscono in un contesto più ampio di crescente isolamento digitale della Russia. Nel 2022, il governo aveva già stanziato oltre mezzo miliardo di dollari per combattere l'uso delle VPN, mentre periodicamente vengono condotti test per verificare la possibilità di creare una "internet sovrana" completamente separata dalla rete globale.
"Giudicando dalla scala di questi 'esercizi', un blocco totale di Cloudflare potrebbe avvenire abbastanza presto," avverte un tecnico di Roskomsvoboda. Le conseguenze sarebbero drammatiche: tutte le applicazioni mobili e i servizi online che si affidano a Cloudflare come Content Delivery Network (CDN) potrebbero smettere di funzionare, isolando ulteriormente i cittadini russi.
Per i circa 145 milioni di russi, queste restrizioni rappresentano non solo una limitazione all'accesso all'informazione, ma un vero e proprio muro digitale che separa sempre più il paese dal resto del mondo. Con ogni nuova ondata di blocchi, la visione di un internet libero e aperto in Russia diventa sempre più distante, mentre il modello di una rete nazionale isolata e controllata prende forma sotto gli occhi di una popolazione sempre più privata di alternative.
Comunque in generale il Mondo in questo momento mi sta facendo piuttosto orrore e mai come oggi ho avuto l'impressione che quel po' di buono che con tanta fatica si è riusciti a fare negli ultimi 50 anni, si stia sgretolando più velocemente delle calotte polari.
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