Non alimentare regolarmente gli SSD? Potrebbe farvi perdere i dati

Un test su degli SSD su drive TLC di due anni, rivela problemi diffusi tra tutti i dispositivi esaminati per via della mancanza di alimentazione.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il silenzioso degrado degli SSD inattivi rappresenta una minaccia spesso sottovalutata, o addirittura sconosciuta, da moltissimi utenti. Un recente esperimento condotto nell'arco di due anni ha rivelato come le unità a stato solido, quando lasciate spente e scollegate per lunghi periodi, possano gradualmente compromettere l'integrità delle informazioni memorizzate.

Questo fenomeno, cruciale per chiunque conservi backup o documenti importanti su dispositivi non regolarmente alimentati, solleva interrogativi sulla durabilità delle moderne soluzioni di archiviazione digitale. La questione è particolarmente rilevante considerando che la classificazione di resistenza degli SSD viene calcolata anche in base alla loro capacità di mantenere dati quando non alimentati.

Il content creator HTWingNut ha recentemente pubblicato i risultati del secondo anno di un esperimento in corso, utilizzando quattro SSD SATA del modello "Leven JS-600". Si tratta di unità standard da 128GB con tecnologia TLC, ciascuna con una resistenza dichiarata di 60TB di dati scritti. Su ogni dispositivo sono stati caricati 100GB di file contenenti dati casuali, accompagnati da valori hash per la successiva verifica dell'integrità.

L'aspetto più interessante dell'esperimento riguarda la distinzione tra due categorie di SSD: quelli "nuovi", utilizzati appena per caricare il set di dati di test, e quelli "usurati", sottoposti preventivamente a un intenso ciclo di scrittura di ben 280 terabyte, superando ampiamente la loro classificazione nominale di resistenza di 60TB.

Se durante il primo anno di test nessuna delle unità aveva mostrato segni di deterioramento, i risultati del secondo anno raccontano una storia diversa. L'SSD "usurato", rimasto spento per due anni, ha evidenziato una corruzione di quattro file e, cosa ancora più allarmante, un drammatico calo delle prestazioni: la verifica dei dati ha richiesto oltre quattro volte il tempo necessario in precedenza, passando da circa 10 minuti a quasi 43.

Anche l'unità "nuova", apparentemente integra con il 100% dei dati verificati correttamente, ha mostrato segni preoccupanti. I test approfonditi hanno rivelato che il sistema di correzione degli errori hardware (ECC) era dovuto intervenire oltre 400 volte per riparare bit di parità danneggiati, un chiaro segnale di potenziale deterioramento futuro.

L'analisi con Crystal Disk Info ha ulteriormente confermato il degrado dell'unità usurata: i settori non correggibili sono passati da 0 a 12, mentre il valore dei dati recuperati tramite ECC è schizzato da 11.745 a oltre 201.273 durante i test. HD Sentinel ha inoltre rilevato tre settori danneggiati su 10.000 e prestazioni caratterizzate da picchi irregolari.

Nonostante i limiti di questo esperimento, condotto su un campione ridotto e con hardware di fascia economica, i risultati sollevano importanti considerazioni sulla conservazione a lungo termine dei dati digitali. L'autore della ricerca ha condiviso anche un'esperienza personale che conferma la vulnerabilità degli SSD inattivi: dopo aver lasciato un Mini PC spento per soli sei mesi, al suo ritorno Windows rifiutava di avviarsi, richiedendo una completa riformattazione.

Questi risultati sottolineano l'importanza di riattivare periodicamente i dispositivi di archiviazione utilizzati per i backup. Contrariamente alla percezione comune che vede gli SSD come supporti più affidabili rispetto ai vecchi dischi magnetici, la loro tecnologia presenta vulnerabilità specifiche quando non alimentata per lunghi periodi.

Per chi conserva dati importanti, la lezione è chiara: anche il più moderno supporto di memorizzazione digitale richiede manutenzione attiva. Collegare e alimentare regolarmente gli SSD utilizzati per l'archiviazione a lungo termine non è solo una buona pratica, ma una necessità per preservare l'integrità delle informazioni nel tempo.

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10 Commenti

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Per adesso l'unico storage sul lungo periodo sono HDD con un massimo 1Tb per piatto tipi i 7200.12 segate in triplice copia ovviamente.
I nastri LTO sono una tecnologia troppo lontana dal mondo consumer.
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Strano che non lo sapevate è una cosa che io sapevo da sempre,i miei ssd in azienda da data center pagati 6000euro ciascuno hanno una retention del dato di solo 3 mesi se tenuti offline e in valore cala se la temperatura aumenta
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Per adesso l'unico storage sul lungo periodo sono HDD con un massimo 1Tb per piatto tipi i 7200.12 segate in triplice copia ovviamente. I nastri LTO sono una tecnologia troppo lontana dal mondo consumer.
Vero, e purtroppo è un peccato che in assenza di media alternativi agli hdd e DVD non solo non si stia sviluppando nulla di nuovo da tempo (a mia opinione anche a causa dei rallentamenti portati dallassurda adozione indiscriminata del cloud come soluzione a tutti i mali) ma nemmeno si sta proponendo una soluzione "domestica" su nastro, che abcora oggi può essere una validissima e durevole opzione, oltre che un po' meno delicata di altre.
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Strano che non lo sapevate è una cosa che io sapevo da sempre,i miei ssd in azienda da data center pagati 6000euro ciascuno hanno una retention del dato di solo 3 mesi se tenuti offline e in valore cala se la temperatura aumenta
Di che modello parliamo ?
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Di che modello parliamo ?
tutti i modelli enterprise in generale
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non è questione di modelli ma di tecnologia quella è trasversale, un ssd tenuto a 60° grad igiusto per capirci perde i dat iin un paio di settimane, ma questo è una cosa prevista non un difetto
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Lavoro con grandi archivi di fotografie. I file di piccole dimensioni (jpg sui 18/20 mb) a me iniziano a sparire anche dopo pochi giorni. Volatilizzato intere cartelle. Per questo ho copia su due ssd 990 pro e doppia copia sui meccanici. I video, file di dimensioni maggiori quindi, spariscono molto meno facilmente.
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Vero, e purtroppo è un peccato che in assenza di media alternativi agli hdd e DVD non solo non si stia sviluppando nulla di nuovo da tempo (a mia opinione anche a causa dei rallentamenti portati dallassurda adozione indiscriminata del cloud come soluzione a tutti i mali) ma nemmeno si sta proponendo una soluzione "domestica" su nastro, che abcora oggi può essere una validissima e durevole opzione, oltre che un po' meno delicata di altre.
non credo che l'utente domestico voglia smanettare con lto e simili. poi c'è il prezzo: non tanto il nasto, ma il lettore è ancora caro, e se hai pochi tb di dati da backuppare, forse un cloud è un buon compromesso
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Lavoro con grandi archivi di fotografie. I file di piccole dimensioni (jpg sui 18/20 mb) a me iniziano a sparire anche dopo pochi giorni. Volatilizzato intere cartelle. Per questo ho copia su due ssd 990 pro e doppia copia sui meccanici. I video, file di dimensioni maggiori quindi, spariscono molto meno facilmente.
Ma in che senso spariscono da sole non mi è mai successo, come è possibile?
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Ma in che senso spariscono da sole non mi è mai successo, come è possibile?
ti descrivo la scena. Finosce il servizio di due giorni. Torno davanto al ws fissa, riverso i dati in altri due nas più un ssd interno sul quale inizio la post produzione. Nei giorni successivi alcuni clienti ritardatari mi scrivono che vogliono gli scatti, prendo uno dei 2 ssd sui quali avevo fatto i backup e le cartelle sono vuote o peggio, a distanza di 3 settimane (man mano che catalogo le foto e le metto a posto creo cartelle e backuppo), prendo un ssd con i backup delle foto già lavorate e boom, cartelle presenti ma i file non ci sono più, come se non li avessi mai copiati all'interno. Invece con file molto grandi come i video, questo non l'ho mai riscontrato.
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Lavoro con grandi archivi di fotografie. I file di piccole dimensioni (jpg sui 18/20 mb) a me iniziano a sparire anche dopo pochi giorni. Volatilizzato intere cartelle. Per questo ho copia su due ssd 990 pro e doppia copia sui meccanici. I video, file di dimensioni maggiori quindi, spariscono molto meno facilmente.
Non è certo normale, fossi in te mi preoccuperei...
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Non è certo normale, fossi in te mi preoccuperei...
Mi capita sia con i 990 pro che i 980
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