Negli ultimi mesi a tenere banco nel mondo dell’informatica e delle criptovalute ci hanno pensato gli NFT (Non-Fungible Token), e ad oggi l’ascesa di questi nuovi prodotti digitali sembra non dimostrare alcuna battuta di arresto. Ma in cosa sono gli NFT?
Con NFT, letteralmente "Gettone digitale non fungibile" (ossia non copiabile), si intende un prodotto digitale che viene identificato in maniera univoca e che viene creato su internet. Quindi un NFT potrebbe essere tranquillamente accostato a un qualsiasi oggetto digitale, che sia esso una foto o un testo scritto. In particolare, quando un oggetto digitale viene certificato con un NFT, questo risulta essere marchiato in maniera permanente, come se su di esso fosse posto la firma dell’autore. Tutto questo rende i prodotti non-fungible, ovvero non replicabili ed è proprio questa la peculiarità degli NFT, ovvero la loro unicità.
Ma come mai fino a poco tempo fa non si era mai sentito parlare (o quasi) di NFT? Le motivazioni risiedono tutte nella diffusione della tecnologia blockchain. Questo termine per chi mastica un po’ d’informatica risulta essere sicuramente familiare, vista l’ascesa negli ultimi anni delle criptovalute che ha dato una spinta decisamente importante allo sviluppo e al consolidamento di sistemi di blockchain che hanno permesso la diffusione delle criptovalute, senza bisogno di garanzie da parte di enti centrali per le transazioni come ad esempio le banche. La presenza della blockchain nell’ambito NFT ha permesso quindi di poter creare oggetti digitali non alterabili e con transazioni di dati perfettamente tracciabili.
A dare una grossa spinta allo sviluppo di questa tecnologia è il fatto che gli NFT saranno il centro del metaverso del futuro. Sappiamo benissimo che, ad esempio, Mark Zuckerberg ha intenzione tramite i social network di sua proprietà di creare un vero e proprio universo digitale parallelo e sarà proprio il metaverso, grazie agli NFT e alla blockchain, alle criptovalute e agli sviluppi delle tecnologie di IA, il nuovo centro di acquisto e scambio di oggetti digitali la cui autenticità sarà perfettamente garantita. L’interessamento di brand illustri sia di moda che sportivi, che hanno iniziato ad investire sugli NFT è la definitiva dimostrazione della potenzialità latente di questa nuova tecnologia. Proprio all’inizio di quest’anno, ad esempio, Gucci ha lanciato uno spazio online sperimentale per vendere NFT, come vi abbiamo raccontato in questo articolo.
NFT su Instagram
Negli ultimi giorni però è stato fatto un ulteriore passo avanti nel mondo degli NFT. Lo scorso 9 maggio, tramite un tweet Adam Mosseri, attuale figura a capo di Instagram, ha annunciato l’inizio di una fase di test riguardante la possibilità di condivisione di NFT su uno dei social più utilizzati al mondo. In realtà, Mark Zuckerberg aveva svelato tramite un post su Facebook nel mese di marzo di quest’anno l’inizio dello sviluppo degli NFT su Instagram, descrivendoli come uno strumento in grado di aumentare le libertà dei content creator, viste le possibilità di condividere gli NFT creati o acquistati su Instagram tramite feed, storie o messaggi. Al momento ovviamente questa rimane una sperimentazione appannaggio di una cerchia molto ristretta di utenti appositamente selezionati.
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Come funzioneranno gli NFT su Instagram
Al momento, in questa fase iniziale, gli NFT generabili riguarderanno solamente i post. I post NFT infatti saranno realizzati in maniera specifica e verranno messi in maggior risalto sulla home page in maniera automatica. Più precisamente, i post NFT avranno un tag dedicato in basso a destra, con la scritta “Digital Collectible”, indicando quindi in maniera molto chiara che si tratta di un NFT. Facendo poi un tap sul post, l’app fornirà agli utenti ulteriori dettagli, tra cui i collegamenti ai profili Instagram del proprietario o del creatore, il nome con cui si identifica il token e un’eventuale descrizione dell’opera a cura del realizzatore.
Le blockchain su cui si appoggerà Instagram per assicurare l’unicità degli NFT saranno inizialmente quelle di Ethereum e Polygon, con l’arrivo già annunciato in seguito di Flow e Solana, garantendo quindi la possibilità di acquistare contenuti con un’ampia varietà di criptovalute. Per quanto riguarda invece creator e collezionisti, nella prima fase potranno acquistare dei token tramite i portafogli Rainbow, MetaMask e Trust Wallet, a cui si affiancheranno in seguito i wallet di Coinbase, Dapper e Phantom.
Ciò che però rende ancora più allettante il lancio e la possibile diffusione di NFT su Instagram è il fatto che, almeno nella fase iniziale, non ci saranno delle commissioni specifiche per usufruire delle funzionalità NFT sulla piattaforma, mantenendo intatta la caratteristica che rende unica questa tecnologia, ovvero la sua natura decentralizzata. Nonostante si tratti solamente di una fase sperimentale, sono già previsti ulteriori sviluppi riguardanti l’ampliamento dei possibili contenuti creabili dagli utenti, come ad esempio la possibilità in futuro di presentare NFT nelle storie di Instagram tramite l’uso di Spark AR, ovvero la piattaforma software di realtà aumentata progettata da Meta, che al momento consente agli utenti di promuovere, condividere, gestire e monitorare tutti i propri oggetti creati nel mondo virtuale. Lo scopo principale del social network infatti sarà quello di mettere a disposizione dei Non-Fungible Token ad un numero sempre maggiore di utenti, visto che tra i piani di Meta c'è quello di espandere eventualmente il mercato dei propri NFT dapprima su Instagram e, in seguito ed eventualmente con un sistema analogo, anche su Facebook.