Mouse Logitech MX: l'arma per i Quakers

Il mouse ottico sta per rimpiazzare completamente quello classico con la sfera. Gli ultimi prodotti di Logitech e Microsoft sono precisi e reattivi, ma la linea MX va un passo oltre. Il nuovo sensore non ha rivali per precisione e velocità e una nuova tecnologia cordless elimina il lag.

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a cura di Tom's Hardware

Una nuova tecnologia ottica

A New Optical Technology

Il mouse ottico sta per rimpiazzare completamente quello classico con la sfera: nessuna manutenzione, niente usura e nessuna parte meccanica sono garanzia di vita lunga e di costante precisione. Gli unici inconvenienti in questi mouse sono stati registrati finora dai video giocatori dei giochi d'azione più concitati, come Quake o Unreal Tournament. Questi lamentano che i mouse ottici prodotti sinora mancano della precisione necessaria per il gioco ad alti livelli. L'anno scorso Microsoft e Logitech hanno avviato una ricerca per il miglioramento dei rispettivi sensori ottici per adeguare velocità e precisione agli standard dei giocatori più incalliti. Da quanto risulta dai nostri test i risultati sono stati ottimi. Tuttavia ci sono in ballo due differenti tecnologie e Logitech ha recentemente introdotto una nuova linea di potenti sensori con nuove specifiche e criteri di misurazione, che andremo ad approfondire.

Tecnologia Ottica

Inizialmente sviluppato da Agilent Technologies, una sussidiaria di HP, il sistema è tanto complesso architetturalmente quanto facile da produrre. Un diodo proietta una luce rossa su una superficie, mentre una sorta di micro fotocamera digitale scatta istantanee della superficie ad intervalli regolari. Le immagini sono elaborate da un sensore che processa digitalizza l'immagine e la trasferisce a un chip, che si occupa di comparare le immagini successive ed usare le differenze che registra per calcolare i movimenti del mouse.

Fino ad ora c'erano due criteri per giudicare le prestazioni di un sensore. Il primo era il numero di immagini riprese e analizzate al secondo, l'altro era la risoluzione, ossia il numero di 'istantanee' che il sensore poteva scattare percorrendo una determinata distanza. Il primo fattore è riducibile in: più misurazioni prendi in un determinato periodo di tempo, più alte sono risposta e precisione.

La risoluzione è più difficile da comprendere. I produttori la esprimono in dpi (dots per inch, punti per pollice), mentre in realtà dovrebbero usare cpi (count per inch, conto per pollice), ossia il numero di misurazioni effettuate sulla distanza di un pollice. La risoluzione influisce su due fattori fisici: quando aumenta, la precisione migliora siccome vengono effettuate più misurazioni a parità di distanza percorsa e, d'altro canto, il mouse fisicamente 'viaggia' di meno.

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