Siccome i controller integrati Intel e i firmware che impongono regole ferree eliminano le variabili tra le piattaforme, qualsiasi differenza considerevole nei benchmark va attribuita unicamente a impostazioni difettose (come timing di memoria imprecisi) o overclock non intenzionali ma per così dire impostati di fabbrica dal produttore (che è come barare). Differenze minori possono invece essere causate da piccole discrepanze nella frequenza di base (99,8 MHz invece di 100,2 MHz, per esempio) o parametri casuali, dato che possono verificarsi variazioni anche tra esecuzioni consecutive sullo stesso hardware.
Abbiamo iniziato a notare un vantaggio prestazionale a favore della Gigabyte Z97X-UD5H in 3DMark 11, ma la situazione è diventata ancora più evidente in 3DMark Professional. Un controllo veloce delle impostazioni del firmware ci ha confermato che non c'era modo per disattivare i “miglioramenti” dei rapporti per il Turbo Boost di Intel. In questo caso, la modalità "avanzata" costringe il processore a usare il suo moltiplicatore massimo, indipendentemente dal numero di core utilizzati nel benchmark.
Gigabyte mantiene un certo vantaggio anche con PCMark, ma la sua portata è discutibile in quanto il dato varia fortemente a seconda delle prestazioni dell'archiviazione.