Conclusioni
Al termine di questo doppio test, possiamo tirare le somme per tutti gli 8 modelli in prova, iniziando dalle prestazioni. La luminosità massima è stata più che soddisfacente per tutti i modelli. Anche il modello meno luminoso infatti (HP LP2480zx) supera le 200 Cd/mq, più che sufficienti per qualsiasi uso. Per la cronaca, il pannello più luminoso è comunque il NEC, che va persino leggermente oltre il valore dichiarato nelle specifiche ( circa 368 Cd/mq contro 360).
Il rapporto di contrasto premia i due modelli più economici, Benq e Lenovo; il primo beneficia di una diversa tecnologia, il secondo ha un ottimo punto di nero. Ottimi risultati anche da HP, mentre gli altri modelli si attestano tra il 400:1 e il 500:1, ben al di sotto del 1000:1 dichiarato quasi da tutti i costruttori.
 | HP LP2480zx | |
 | Lenovo Thinkvision LT2452p |
Gamma e temperatura colore media sono risultate soddisfacenti per tutti i modelli, ma solo Dell e NEC hanno ottenuto i valori perfetti; il Dell, però, tende verso le tonalità fredde e, sebbene il risultato vari leggermente con diversi strumenti di calibrazione, la propensione è chiara. Poco male, comunque: chi non sopporta un simile comportamento non deve far altro che affinare il profilo.
A proposito di profili e calibrazione, apriamo una parentesi per chiarire che non è assolutamente possibile pensare di utilizzare un modello professionale senza calibrazione. Abbiamo testato per curiosità gli errori dei monitor con i profili generici forniti (ove forniti) e le nostre impostazioni standard, piuttosto realistiche per il fotoritocco (gamma 2.2, 160 Cd/mq, 6500K); possiamo dire che il risultato migliore è stato quello di Eizo, con ben 8 punti di scarto dE94 sul bianco (massimo ammissibile 2 punti), un dE94 medio di 16.3 e un dE94 massimo di 48.2. E' quindi evidente la totale inutilità di investire in un modello simile senza avere un calibratore.
Riguardo agli errori cromatici, il modello migliore è stato complessivamente il NEC SpectraView Reference 241, seguito dal Dell U2410 e dall'Eizo ColorEdge CG243W; è stata una sorpresa vedere un pannello da 500 euro concedersi il lusso di superare - almeno in questo frangente - un mostro sacro come Eizo, dal costo triplo. Il modello Eizo non finisce comunque lontano e, al di là della curiosità, non ha senso discriminare tra modelli che stanno sotto al punto dE94 di errore medio. Buono anche il comportamento di HP, mentre ci saremmo attesi qualcosa in più da LaCie, che mostra un eccellente punto di bianco ma una precisione non impeccabile nella riproduzione dei colori.
Scendendo nella scala, il modello Lenovo non supera i requisiti minimi UGRA per monitor color reference e quindi, senza sorprese, non può essere considerato un monitor per arti grafiche - del resto Lenovo è la prima a proporlo come modello per uso ufficio. I modelli di Eizo e NEC sono gli unici a superare a pieni voti la certificazione UGRA per monitor color reference anche dal punto di vista del gamut, coprendo tutti gli spazi colore richiesti da questo test.
È ovviamente loro il risultato migliore dal punto di vista dell'ampiezza del gamut. Bene anche LaCie, HP e Dell, un gradino sotto il modello Asus. Staccati invece i modelli di Benq e Lenovo, limitati allo spazio sRGB e per questo inadatti a gestire immagini a livello professionale. Chiudiamo, infine, con l'uniformità del pannello. Di nuovo, il primato va a NEC, seguito a brevissima distanza da Eizo, ma molto buono anche il comportamento di HP e Dell.
In definitiva, possiamo concludere che il NEC SpectraView Reference 241 e l'Eizo ColorEdge CG243W sono indiscutibilmente i punti di riferimento per il soft-proof a livello professionale, mentre il Dell U2410 - sorpresa positiva di questa prova - è probabilmente la migliore scelta per il non professionista; al suo prezzo di listino va però aggiunto quello del software di calibrazione, non fornito in bundle (a differenza dei primi due) e di un colorimetro.
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