Introduzione
Seagate ha creato l'acronimo FAST (Flash-Assisted Storage Technology) per indicare i dischi della famiglia Momentus XT, che uniscono un tradizionale drive magnetico a un piccolo quantitativo di memoria NAND. Un acronimo efficace e un'idea teoricamente valida, perché aiuta a ottenere alte prestazioni senza rinunciare alla capacità.
Il termine "ibrido" indica l'uso di due diverse tecnologie: una è dominante, e la seconda complementare. Nel caso del Seagate Momentus XT abbiamo un prodotto che è più un hard disk che un SSD, ma è interessante capire come l'azienda usa questa combinazione.
Momentus XT HardDisk |
Tecnologia ibrida di seconda generazione
La prima generazione di Momentus XT aveva fino a 500 GB di capacità e 4 GB di memoria flash, usata per archiviare le informazioni usate più di frequente, indicate come hot data. Oggi il modello da 750 GB ripropone lo stesso concetto, ma la memoria flash è più abbondante e le prestazioni migliori. Il firmware di Seagate migliora le prestazioni grazie anche all'interfaccia SATA 6 Gb/s, e abilita il Native Command Queuing (NCQ).
Secondo Seagate la tecnologia FAST accelera l'avvio di almeno tre volte rispetto a un disco da 5400 RPM, e migliora l'interazione tra il disco magnetico e la memoria NAND. I dati suggeriscono inoltre che in passato il sistema operativo facesse una qualche differenza, ma ora non più.
Ciò significa che il Momentus XT combina la complessità di un hard disk con la dipendenza dal firmware di un SSD, e quindi serve un attento bilanciamento di caching, wear leveling e controllo delle prestazioni. Un quadro tutto da verificare.