Stando a quanto riportato da Reuters, e ripreso da ArsTechnica, sembra che il governo indiano stia pensando di varare una legge che vieti l’utilizzo di criptovalute, diventando in tal modo il paese più ostile al mondo allo scambio di monete digitali. In particolare, coloro che effettueranno scambi, mining e anche solo possiederanno criptovalute, saranno multati. In passato, ad esempio, anche la Cina ha imposto alcune restrizioni relative al commercio e mining delle criptovalute, ma non le hai messe al bando completamente.
Ciò non costituisce di certo una novità per l’India, dato che già nel 2018 la banca centrale indiana aveva vietato di fornire servizi finanziari agli exchange di criptovalute, dissuadendo la crescita del settore sul territorio. Tuttavia, lo scorso anno la Corte Suprema indiana avevo annullato tale divieto, aumentando l’interesse delle persone verso l'argomento, tanto che le registrazioni presso l’exchange Bitnms sono aumentate di ben trenta volte negli ultimi dodici mesi.
Se la nuova legge dovesse essere approvata, i possessori di criptovalute avranno sei mesi per liquidare le loro posizioni prima che il divieto entri in vigore effettivamente. Sembra che la preoccupazione maggiore dei funzionari sia da ricercare nella potenziale perdita di denaro da parte dei cittadini indiani. Infatti, sebbene attualmente il Bitcoin abbia un valore notevole e cresciuto rapidamente nel corso degli ultimi mesi, sappiamo che potrebbe perderlo con altrettanta facilità, come già successo in passato.
Recentemente vi abbiamo riportato anche la posizione di Citi inerente al futuro del Bitcoin, la quale prevede che diventerà la valuta preferita per il commercio internazionale. Elon Musk e Tesla hanno dato una forte spinta alla criptovaluta, grazie all’acquisto di 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin e all’annuncio che in futuro sarà accettata come metodo di pagamento per entrare in possesso delle vetture prodotte dalla compagnia.
Su Amazon trovate la linea di SSD Samsung 980 PRO a prezzi interessanti.