Storia dei controller integrati - Southbridge
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Chiaramente, l'azienda che ha dato una svolta all'integrazione dei controller di archiviazione nei chipset è stata Intel. Mentre le prestazioni dei suoi controller sono sempre state leggermente superiori rispetto quelle di Ali, SiS o Via, Intel è stata la prima a integrare un controller SerialATA nel suo Southbridge. L'azienda considerò questa caratteristica abbastanza importante da differenziare i vari Southbridge in base al controller di archiviazione. Fu anche la prima a implementare il supporto per il RAID 5 (anche se questa modalità impatta sulle prestazioni del processore).
Oggi, Nvidia è alla pari con Intel, dato che la famiglia nForce corrente offre uguali prestazioni e funzionalità. ATI non ha mai dominato il mercato dei chipset, ma sta riguadagnando terreno. Anche se il suo Southbridge SB600 non dispone di funzionalità uniche, e non offre prestazioni superiori ai prodotti Intel e Nvidia, è sicuramente sufficiente per la maggior parte degli utenti.
La risposta è semplice: molti utenti sprecano ore, se non giorni, a configurare il proprio sistema Windows, installando driver ed applicazioni, e modificando il sistema in base alla proprie necessità. Reinstallare tutto da zero è una grossa perdita di tempo. Ovviamente molti utenti ne farebbero volentieri a meno se il proprio sistema è completamente funzionale. Inoltre, in alcune condizioni è difficile trovare lo spazio di archiviazione necessario per trasferire e conservare tutti i dati memorizzati sull'array RAID.
Ci sono molti Southbridge e controller che avremmo potuto utilizzare, ma ci siamo limitati ad alcune accoppiate che pensiamo riflettano le condizioni della maggior parte degli utenti. Siamo partiti dal 2003, ma gli obiettivi verso cui migrare sono stati i tre controller di AMD/ATI, Intel e Nvidia, per cercare di ricreare situazioni odierne in cui un utente vuole aggiornare il PC con i componenti più moderni del mercato. Abbiamo scartato anche l'utilizzo di un controller stand-alone aggiuntivo, dato che pochi utenti utilizzano controller esterni - la maggior parte utilizza quelli integrati nelle schede madre.
Abbiamo scelto il RAID 0 per il nostro test, poiché viene solitamente impiegato dagli appassionati per accelerare il sottosistema di archiviazione. Alcuni test incrociati con il RAID 1 hanno mostrato che il nostro approccio funziona anche con questa modalità. Chiaramente il controller di archiviazione non solo duplica il contenuto degli hard disk, ma memorizza anche la sua firma digitale. Come conseguenza, il controller obiettivo deve essere in grado di riconoscere la firma del controller di partenza.