Le stampanti 3D a resina sono diventate sempre più popolari tra gli utenti, in quanto perfette per creare modelli altamente dettagliati che sarebbero molto difficili da realizzare con le tradizionali stampanti a filamento (FDM). Le stampanti a resina MSLA (Masked Stereolithography) hanno inoltre il vantaggio di essere relativamente semplici meccanicamente, un fattore che le rende convenienti e ne contiene il prezzo.
Le migliori stampanti 3D a resina sono in grado di creare modelli ad alta risoluzione, usando un processo di solidificazione della resina liquida tramite una fonte di luce UV. Il processo usa un display LCD mascherato per bloccare selettivamente la luce ultravioletta pixel per pixel, permettendo così alle stampanti di creare modelli con una risoluzione elevatissima, fino a 0,022mm sugli assi XY.
Il lato negativo della stampa MSLA è la necessità di post-elaborazione dei modelli stampanti e l’uso di precauzioni nel trattamento della resina, come l’uso di guanti e mascherine per maneggiarla in maniera sicura, dal momento che è tossica. Per questo motivo, le stampanti a resina non sono ideali per i principianti, che dovrebbero invece orientarsi su una stampante 3D FDM (Fused Deposit Modeling), ossia a filamento.
Le migliori stampanti 3D a resina
Anycubic Photon M3
Phrozen Sonic Mighty 8K
Creality Halot-One
Elegoo Mars 3
Elegoo Mars 3 Pro
Come scegliere la stampante 3D a resina
Prima di scegliere la miglior stampante 3D a resina, ci sono molti fattori da considerare, come il prezzo, la qualità della stampa, la risoluzione dello schermo LCD, il volume di stampa, il tipo di resina utilizzata e altro ancora.
Display LCD Mono o a colori
La scelta tra un display LCD Mono (monocromatico) o a colori (RGB) impatta sulla velocità di stampa. Gli LCD a mascheramento a RGB sono più economici, dato che sono diffusi anche in altri dispositivi elettronici, ma sono più lenti rispetto a quelli monocromatici perché non permettono ai raggi UV di passare attraverso in modo efficiente e richiedono un tempo di esposizione più lungo per ogni strato: per fare un esempio, alcune stampanti con LCD a colori hanno bisogno di un tempo di esposizione di 9 secondi per ogni strato, contro i 2 secondi sufficienti su altre stampanti 3D a resina con LCD Mono.
Volume di stampa
La dimensione del volume di stampa è un elemento importante da considerare nella scelta di una stampante 3D. In generale, le stampanti 3D a resina hanno un volume di stampa inferiore rispetto a quelle a filamento, quindi tendenzialmente si potranno stampare modelli più piccoli.
Esistono comunque stampanti 3D a resina con un volume di stampa più grande, che consentono di stampare modelli più grandi. La scelta del volume di stampa giusto dipende dalle esigenze specifiche: se avete bisogno di stampare parti piccole, come miniature da dipingere, una stampante 3D a resina standard andrà benissimo. Se invece avete bisogno di stampare parti più grandi, considerate l’acquisto di una stampante 3D MSLA di grande formato.
Risoluzione 2K, 4K o 8K
La risoluzione dello schermo influisce direttamente sul livello di dettaglio della stampa e sulla qualità dell’oggetto stampato. Ad esempio, uno schermo LCD da 6,08 pollici con risoluzione 2K permette di creare strati fino a 0,05 mm e ha una risoluzione XY di 0,05 mm. Se desiderate un livello di dettaglio ancora maggiore potreste optare per una stampante 3D a resina con risoluzione 4K o addirittura 8K, ma tenete in considerazione che scegliere un modello con LCD a risoluzione più alta fa crescere il costo della stampante.
Strumenti per la cura della stampa
Le stampanti 3D FDM non hanno bisogno di particolare post-produzione: se l’oggetto stampato ha dei supporti vanno rimossi, ma in caso contrario, in linea di massima l’oggetto è finito. Al contrario, le stampanti 3D a resina hanno bisogno di un lavoro di post-produzione che implica il lavaggio dell’oggetto e la “cura” tramite raggi ultravioletti. Dopo la stampa è necessario rimuovere l’eccesso di resina dalla superficie dell’oggetto (lavandolo solitamente con alcol isopropilico), per poi completare la polimerizzazione tramite l’esposizione ai raggi UV. Questo processo può essere svolto manualmente usando una lampada UV economica, oppure si può acquistare attrezzatura specifica, equipaggiata di più lampade UV e un piatto rotante per polimerizzare l’oggetto in maniera omogenea. La stampa sarà terminata unicamente dopo questo processo e l’oggetto potrà essere maneggiato (e magari dipinto) senza rischi.