Stampanti 3D | Le migliori del 2024

Esistono diverse stampanti 3D, sia a filamento che a resina: scopriamo quali sono le migliori sul mercato.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Negli ultimi anni la stampa 3D è diventata estremamente accessibile, tanto da farla diventare un’opzione valida tanto per gli appassionati e gli esperti quanto per i principianti. Con una stampante 3D adatta si possono creare tantissimi oggetti, come giocattoli, modelli per diorami, una gran quantità di accessori, supporti e persino parti di ricambio.

Oggi si possono acquistare una stampante 3D di buona qualità e il materiale di stampa con poche centinaia di euro, soprattutto se si trovano offerte speciali. Se però si cercano funzionalità particolari o una qualità di stampa particolarmente elevata, o ancora un volume di stampa più grande, è quasi sempre necessario investire più denaro.

Nel mercato consumer esistono due tipi principali di stampanti 3D, dedicate all’uso domestico: quelle a resina MSLA e quelle a filamento FDM. Le stampanti FDM sono le più adatte ai principianti, usano bobine di filamento in plastica che viene alimentato in un ugello caldo ed estruso strato per strato, fino a formare il modello finale. Le stampanti MSLA invece usano un materiale in resina che viene “solidificato” strato per strato mentre si solleva da una vasca che contiene il liquido tossico. Questo tipo di stampante richiede una maggior attenzione nella manipolazione e nella rifinitura del modello, che va “curato” con i raggi UV per conferirgli la consistenza vetrosa finale.

Le migliori stampanti 3D


Creality Ender 3 S1 Pro

La Creality Ender 3 S1 Pro è l'ultima arrivata della famiglia Ender 3. Si tratta di una stampante a filamento con volume di stampa 220 x 220 x 270 mm, livellamento automatico del piatto tramite CR Touch, sistema direct drive, elemento riscaldante completamente in metallo, piatto in PEI e touch screen a colori da cui gestire l'interfaccia. La Creality Ender 3 S1 Pro arriva già quasi completamente assemblata e con una testa di stampa intercambiabile, che permette di aggiungere un incisore laser opzionale, oltre ad alcune chicche come un kit di luci per illuminare la stampa e facilitare la registrazione di timelapse, un supporto per la bobina migliorato e un cassetto in cui riporre tutti gli accessori che si usano per rimuovere i supporti, staccare la stampa dal piatto e così via. La Creality Ender 3 S1 Pro riesce a stampare ottimi oggetti con diversi materiali come PLA, TPU e PETG senza particolari sforzi, caratteristica che la rende un'ottima stampante se si vuole investire da subito in un prodotto di alta qualità.

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Anycubic Kobra

La Anycubic Kobra è un'ottima stampante 3D a filamento per principianti, grazie a un comodo pannello di controllo touchscreen da 4,3 pollici, al livellamento automatico del piatto a 25 punti induttivo (più preciso di quello ottico) e a un montaggio molto semplice e rapido. Il volume di stampa è nella media, pari a 220 x 220 x 250 mm, il piatto è in PEI e si possono stampare PLA, ABS, PETG, TPU e legno, con una velocità fino a 180 mm/s. Presente anche il sensore di fine filamento, che mette in pausa la stampa automaticamente ed evita di sprecare tempo e materiale.

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FlashForge Creator Pro2

La FlashForge Creator Pro2 è una stampante a filamento decisamente particolare, dato che è dotata di un doppio estrusore indipendente che permette di stampare un unico oggetto (con un volume massimo di 200 x 148 x 150 mm), o due oggetti in modalità specchio (che riduce il volume di stampa a 95 x 148 x 150 mm), anche con due filamenti di colore diverso. Può stampare PLA, ABS e, anche se non elencato ufficialmente, riesce a stampare anche il TPU. La velocità di stampa raggiunge i 100 mm/s, inoltre la stampate può essere configurata sia come camera aperta rimuovendo il coperchio superiore (situazione migliore per materiali come il PLA) che come camera chiusa, lasciando al suo posto il medesimo coperchio (scenario ideale per materiali come l'ABS, tossico durante la stampa).

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Elegoo Neptune 3 Max

La Elegoo Neptune 3 Max è la stampante perfetta per chi ha bisogno di stampare modelli davvero grandi, grazie a un volume di stampa pari a 420 x 420 x 500 mm. La qualità di stampa è molto buone e, unita al volume, permette di stampare anche parti per cosplay, più difficili da creare su stampanti 3D di dimensioni standard. La stampante è di tipo direct drive e consente di stampare anche materiali complessi come il TPU, mentre il piatto in PEI fa aderire perfettamente le stampe senza bisogno di colla o altri trucchi del mestiere, consentendo allo stesso tempo di staccarle senza alcuna difficoltà una volta che il piatto è raffreddato.

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Elegoo Saturn 2

Una stampante a resina molto valida è la Elegoo Saturn 2, dotata di schermo LCD monocromatico 10 pollici con risoluzione 8K (7680 x 4320), volume di stampa pari a 219 x 123 x 250 mm con piano sabbiato, livellamento automatico e doppio asse Z. La vasca per la resina è completamente in metallo, inoltre la stampante integra un filtro dell'aria a carboni attivi che funge da purificatore. La Elegoo Saturn 2 opera a velocità tra i 30 e i 70mm/h e permette di stampare oggetti molto dettagliati, come miniature per diorami, con un'ottima qualità, tuttavia non è semplice da usare e di conseguenza poco consigliabile per i principianti che si approcciano al mondo della stampa 3D.

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Phrozen Sonic Mini 8K

Se volete stampare miniature dettagliate vi serve una stampante a resina, e se cercate quella col maggior livello di dettaglio, vi serve questa Phrozen Sonic Mini 8K. sfrutta un LCD 7.1 pollici con risoluzione 7500 x 3240, al momento la più alta sul mercato, è completamente assemblata e pronta da utilizzare una volta che si è calibrato il piatto. È completamente in metallo, con sistema a doppia rotaia e nativamente compatibile con gli slicer ChituBox e Lychee, mentre il volume di stampa è pari a 165 x 72 x 180 mm. Costa più delle alternative del mercato di dimensioni simili, ma offre una qualità più alta, specialmente se abbinata alla resina Phrozen Aqua 8K.

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Come scegliere la migliore stampante 3D

Per scegliere la migliore stampante 3D è necessario prendere in considerazione diversi fattori, come la tipologia di stampante 3D, il volume di stampa, il livellamento automatico o manuale del piatto, gli oggetti che si vogliono stampare e i materiali che si vogliono stampare.

Tipologia di stampante (resina o filamento)

La stampa 3D consumer è disponibile in due versioni, resina MSLA e filamento FDM. Entrambi i tipi di stampa hanno vantaggi e svantaggi e la scelta tra i due dipende molto spesso dalle esigenze specifiche. Per i principianti le stampanti a filamento sono migliori, dato che sono più facili da usare e funzionano con un’ampia gamma di materiali.

Le stampanti 3D a resina sono molto popolari tra chi stampa miniature o chi, in generale, cerca un maggior livello di dettaglio. Stampare con la resina richiede però molte più attenzioni: la resina è tossica, quindi bisogna indossare una mascherina sia quando si prepara la stampa, sia quando la si lava e poi “cura” con i raggi ultravioletti.

Volume di stampa

Un altro fattore chiave da considerare in fase di scelta è il volume di stampa, ossia la dimensione massima degli oggetti che è possibile creare. Se si vogliono stampare oggetti di grandi dimensioni è necessario scegliere una stampante con un volume maggiore, che però solitamente ha un costo più alto.

In generale, le stampanti 3D con un volume di stampa inferiore ai 100 mm cubici sono adatte a stampe di piccole dimensioni; quelle con un volume compreso tra i 150 e i 220 mm cubici sono quelle più diffuse e permettono di stampare la maggior parte degli oggetti a cui potete pensare; infine, quelle con volume di stampa sopra i 250mm cubici permettono di stampare anche oggetti di grandi dimensioni.

Tenete presente che, come detto, un volume di stampa più grande aumenterà il costo della stampante, inoltre per la maggioranza degli utenti è sufficiente scegliere una stampante 3D di dimensioni medie, con un volume di stampa compreso tra i 150 e i 220mm cubici.

Livellamento del piatto

Un corretto livellamento del piatto è fondamentale per ottenere stampe di qualità. Esistono due modi per livellare il piatto di stampa, manuale e automatico; quello manuale richiede tempo e pazienza, mentre quello automatico semplifica notevolmente il processo. Molte stampanti 3D moderne integrano il livellamento automatico del piatto, effettuato sfruttando un sensore che misura la distanza tra la testa di stampa e il piatto in diversi punti, regolando poi automaticamente l’altezza del piatto per garantire che la testa di stampa si trovi sempre all’altezza giusta.

Il livellamento automatico del piatto non è utilissimo solo agli appassionati che vogliono semplificare e velocizzare il processo di preparazione della stampa, ma anche ai neofiti che non vogliono incorrere nei problemi legati a un cattivo livellamento del piatto, come un oggetto che si stacca durante la stampa o un primo strato di bassa qualità.

In generale, vale la pena scegliere una stampante con livellamento automatico del piatto, a meno che non si abbia un budget limitato: in questo caso, rinunciare a questa funzionalità permette di risparmiare diverse decine di euro senza sacrificare la qualità di stampa.

Materiali di stampa

La resina non offre molte scelte in termini di materiale. Al contrario, esistono molti tipi diversi di filamento, ma non tutte le stampanti FDM sono in grado di gestirli, specialmente se parliamo di quelli più resistenti o flessibili, che richiedono temperature più alte. Il PLA è il filamento più comune e viene gestito da qualsiasi stampante, mentre materiali come PETG e TPU richiedono temperature maggiori, intorno ai 220-230°C. L’ABS e il Nylon hanno bisogno invece di temperature ancora maggiori, motivo per cui possono essere gestiti solo da stampanti di fascia più alta.

Se si vuole stampare il TPU, un materiale flessibile, è necessario scegliere una stampante a filamento con trasmissione diretta, capace di spingere il filamento direttamente attraverso l’estrusore, definita “direct drive”.

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