Negli ultimi anni la stampa 3D è diventata estremamente accessibile, tanto da farla diventare un’opzione valida tanto per gli appassionati e gli esperti quanto per i principianti. Con una stampante 3D adatta si possono creare tantissimi oggetti, come giocattoli, modelli per diorami, una gran quantità di accessori, supporti e persino parti di ricambio.
Oggi si possono acquistare una stampante 3D di buona qualità e il materiale di stampa con poche centinaia di euro, soprattutto se si trovano offerte speciali. Se però si cercano funzionalità particolari o una qualità di stampa particolarmente elevata, o ancora un volume di stampa più grande, è quasi sempre necessario investire più denaro.
Nel mercato consumer esistono due tipi principali di stampanti 3D, dedicate all’uso domestico: quelle a resina MSLA e quelle a filamento FDM. Le stampanti FDM sono le più adatte ai principianti, usano bobine di filamento in plastica che viene alimentato in un ugello caldo ed estruso strato per strato, fino a formare il modello finale. Le stampanti MSLA invece usano un materiale in resina che viene “solidificato” strato per strato mentre si solleva da una vasca che contiene il liquido tossico. Questo tipo di stampante richiede una maggior attenzione nella manipolazione e nella rifinitura del modello, che va “curato” con i raggi UV per conferirgli la consistenza vetrosa finale.
Le migliori stampanti 3D
- Creality Ender 3 S1 Pro
- Anycubic Kobra
- FlashForge Creator Pro2
- Elegoo Neptune 3 Max
- Elegoo Saturn 2
- Phrozen Sonic Mini 8K
Creality Ender 3 S1 Pro
Anycubic Kobra
FlashForge Creator Pro2
Elegoo Neptune 3 Max
Elegoo Saturn 2
Phrozen Sonic Mini 8K
Come scegliere la migliore stampante 3D
Per scegliere la migliore stampante 3D è necessario prendere in considerazione diversi fattori, come la tipologia di stampante 3D, il volume di stampa, il livellamento automatico o manuale del piatto, gli oggetti che si vogliono stampare e i materiali che si vogliono stampare.
Tipologia di stampante (resina o filamento)
La stampa 3D consumer è disponibile in due versioni, resina MSLA e filamento FDM. Entrambi i tipi di stampa hanno vantaggi e svantaggi e la scelta tra i due dipende molto spesso dalle esigenze specifiche. Per i principianti le stampanti a filamento sono migliori, dato che sono più facili da usare e funzionano con un’ampia gamma di materiali.
Le stampanti 3D a resina sono molto popolari tra chi stampa miniature o chi, in generale, cerca un maggior livello di dettaglio. Stampare con la resina richiede però molte più attenzioni: la resina è tossica, quindi bisogna indossare una mascherina sia quando si prepara la stampa, sia quando la si lava e poi “cura” con i raggi ultravioletti.
Volume di stampa
Un altro fattore chiave da considerare in fase di scelta è il volume di stampa, ossia la dimensione massima degli oggetti che è possibile creare. Se si vogliono stampare oggetti di grandi dimensioni è necessario scegliere una stampante con un volume maggiore, che però solitamente ha un costo più alto.
In generale, le stampanti 3D con un volume di stampa inferiore ai 100 mm cubici sono adatte a stampe di piccole dimensioni; quelle con un volume compreso tra i 150 e i 220 mm cubici sono quelle più diffuse e permettono di stampare la maggior parte degli oggetti a cui potete pensare; infine, quelle con volume di stampa sopra i 250mm cubici permettono di stampare anche oggetti di grandi dimensioni.
Tenete presente che, come detto, un volume di stampa più grande aumenterà il costo della stampante, inoltre per la maggioranza degli utenti è sufficiente scegliere una stampante 3D di dimensioni medie, con un volume di stampa compreso tra i 150 e i 220mm cubici.
Livellamento del piatto
Un corretto livellamento del piatto è fondamentale per ottenere stampe di qualità. Esistono due modi per livellare il piatto di stampa, manuale e automatico; quello manuale richiede tempo e pazienza, mentre quello automatico semplifica notevolmente il processo. Molte stampanti 3D moderne integrano il livellamento automatico del piatto, effettuato sfruttando un sensore che misura la distanza tra la testa di stampa e il piatto in diversi punti, regolando poi automaticamente l’altezza del piatto per garantire che la testa di stampa si trovi sempre all’altezza giusta.
Il livellamento automatico del piatto non è utilissimo solo agli appassionati che vogliono semplificare e velocizzare il processo di preparazione della stampa, ma anche ai neofiti che non vogliono incorrere nei problemi legati a un cattivo livellamento del piatto, come un oggetto che si stacca durante la stampa o un primo strato di bassa qualità.
In generale, vale la pena scegliere una stampante con livellamento automatico del piatto, a meno che non si abbia un budget limitato: in questo caso, rinunciare a questa funzionalità permette di risparmiare diverse decine di euro senza sacrificare la qualità di stampa.
Materiali di stampa
La resina non offre molte scelte in termini di materiale. Al contrario, esistono molti tipi diversi di filamento, ma non tutte le stampanti FDM sono in grado di gestirli, specialmente se parliamo di quelli più resistenti o flessibili, che richiedono temperature più alte. Il PLA è il filamento più comune e viene gestito da qualsiasi stampante, mentre materiali come PETG e TPU richiedono temperature maggiori, intorno ai 220-230°C. L’ABS e il Nylon hanno bisogno invece di temperature ancora maggiori, motivo per cui possono essere gestiti solo da stampanti di fascia più alta.
Se si vuole stampare il TPU, un materiale flessibile, è necessario scegliere una stampante a filamento con trasmissione diretta, capace di spingere il filamento direttamente attraverso l’estrusore, definita “direct drive”.