Lo schermo PixelSense da 12,3 pollici a 2.736 x 1.824 pixel installato su Surface Pro è semplicemente uno dei migliori pannelli LCD sul mercato. Le immagini che visualizza sono estremamente nitide e l'aspect ratio di 3:2 consente il giusto equilibrio tra la larghezza necessaria per apprezzare a pieno i contenuti multimediali e la lunghezza ideale per lavorare con programmi di produttività.
Anche la luminosità di questo schermo è eccellente, con un valore massimo di 396 candele al metro quadro: un valore che supera quello registrato con il Dell XPS 13 (314 candele), e che mette in ombra anche l'HP Spectre (313 candele).
La copertura colore pari al 140 percento del gamut volume sRGB è ancora una volta sufficiente per superare la concorrenza diretta, e in particolare il 107,2 percento dell'XPS 13 e il 109 percento dello Spectre x360. Notevole infine la precisione del colore, dato che con i nostri strumenti abbiamo misurato un margine di errore (Delta-E) pari a 0,5, contro un valore ottimale di zero. Insomma lo schermo di Surface Pro è pressoché perfetto e si candida come una buona scelta per i photo editor che devono lavorare in movimento. L'HP Spectre x360 non si è attestato lontano da questo valore con un Delta-E di 0,74, mentre l'XPS 13 perde molto terreno arrivando a un valore poco gratificante di 6,08.
Prestazioni e autonomia
La configurazione oggetto di test ha un cartellino del prezzo pari a 2.549 euro, in cambio di una configurazione basata sulla CPU Core i7-7660U, 16 GB di RAM e SSD da 512 GB. Ci si aspettano prestazioni molto alte, e quelle sono, perché in quasi tutti i benchmark Surface Pro ha facilmente superato i concorrenti. Nella prova d'uso non abbiamo notato alcun accenno di rallentamento con un carico di lavoro tradizionale, che prevede l'apertura in contemporanea di 20 o più schede di Chrome, un editor di foto, YouTube e fogli di lavoro.
Con il test sintetico Geekbench 4, che misura le prestazioni complessive del sistema, Surface Pro ha messo a segno 8.879 punti, superando l'XPS 13 fermo a 6.498 punti (con processore Intel Serie Y) ma non lo Spectre x360, che grazie alla CPU Core i7 di ottava generazione ha macinato 13.568 punti.
Buone anche le prestazioni dell'SSD da 512 GB, che ha duplicato 4,96 GB di file multimediali misti in 15 secondi, raggiungendo una velocità di trasferimento dati di 339 MBps. L'XPS 13 si era fermato a 187 MBps, mentre lo Spectre x360 ha preso il volo toccando i 565 MBps.
Per quanto riguarda la grafica Intel Iris Plus Graphics 640, non aspettatevi prestazioni tali da poter giocare con disinvoltura con i titoli più recenti. Surface Pro ha spuntato 1.569 punti con 3DMark Fire Strike, che è decisamente meglio dei 692 punti dell'XPS 13 e dei 1.010 punti dello Spectre x360, ma è comunque lontano dal livello delle GPU dedicate.
Autonomia e calore
Fra i miglioramenti che abbiamo rilevato sul nuovo Surface Pro rispetto al predecessore c'è l'autonomia, che non aveva soddisfatto. Microsoft afferma di aver esteso la durata della batteria di Surface Pro fino al 50 percento: una promessa che è riuscita in parte a mantenere, con un miglioramento non così elevato ma comunque da apprezzare. Nel nostro test di navigazione web via Wi-Fi con retroilluminazione dello schermo a 150 candele Surface Pro si è spento dopo 7 ore e 30 minuti, contro le 6 ore e 5 minuti del vecchio Surface Pro 4.
Un passo avanti che però non è sufficiente per tenere il ritmo della concorrenza, dato che l'XPS 13 e lo Spectre x360 hanno un'autonomia comunque superiore, rispettivamente con 8 ore e 27 minuti e 8 ore e 26 minuti. Ha fatto meglio anche Surface Laptop, con 9 ore e 2 minuti.
Sono invece positivi i giudizi sull'efficienza del sistema di dissipazione del calore: dopo avere riprodotto un video 1080p in streaming da YouTube per 15 minuti abbiamo misurato 30,5 gradi nel punto più caldo di Surface Pro, che è un'ottima notizia.