Microsoft lancia finalmente Windows Recall

Windows Recall disponibile nel canale Preview di Windows 11: il rilascio per tutti i PC Copilot+ è ormai imminente.

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a cura di Andrea Maiellano

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La controversia su Windows Recall sembra ormai prossima alla conclusione, con la funzionalità IA che finalmente si prepara a fare il suo debutto ufficiale sui PC Copilot+ dopo quasi un anno di ritardi e sei mesi di test intensivi. Microsoft ha recentemente inserito l'app nel canale Release Preview di Windows 11, tradizionalmente l'ultima fase prima della distribuzione generale, segnalando che il lancio potrebbe avvenire nelle prossime settimane di maggio, in linea con le indiscrezioni che circolavano da tempo negli ambienti vicini all'azienda.

L'innovativa funzionalità, originariamente prevista per giugno 2024 in esclusiva temporanea sui PC Snapdragon Copilot+, ha subito un significativo rinvio che ha vanificato i piani iniziali di Microsoft. Il lungo periodo di riprogettazione è stato necessario dopo che numerose preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza avevano costretto l'azienda a riconsiderare diversi aspetti dell'implementazione di Recall, portando a miglioramenti sostanziali nella protezione dei dati degli utenti.

Ora, con il rilascio imminente previsto per l'inizio del 2025, la funzionalità sarà disponibile contemporaneamente su tutti i PC Copilot+, eliminando qualsiasi esclusività temporanea originariamente pianificata per i dispositivi Snapdragon. Gli utenti possono quindi prepararsi a sperimentare questa innovativa tecnologia che rappresenta uno dei più ambiziosi tentativi di Microsoft di integrare l'intelligenza artificiale nelle funzionalità quotidiane di Windows.

Windows Recall rappresenta un approccio radicalmente nuovo alla produttività personale, utilizzando l'unità di elaborazione neurale (NPU) dei PC Copilot+ per catturare "istantanee" di tutte le attività svolte sul dispositivo. L'obiettivo principale è permettere agli utenti di recuperare facilmente informazioni, documenti o contenuti visualizzati in precedenza, anche quando non si ricorda dove o quando li si è visti.

La funzionalità, entrata in fase di test con gli Windows Insider a novembre 2024, si è evoluta significativamente da quando è stata annunciata. Microsoft ha lavorato intensamente per rispondere alle critiche iniziali, implementando sistemi di crittografia avanzata che garantiscono che solo l'utente possa accedere ai dati raccolti dal sistema, eliminando il rischio di accessi non autorizzati.

Nonostante il rilascio generale sia imminente, è probabile che Recall manterrà l'etichetta di "anteprima" per un certo periodo, anche se la funzionalità appare già ben rifinita e completa nelle sue caratteristiche principali. Questa cautela riflette l'approccio prudente di Microsoft dopo le polemiche iniziali che hanno accompagnato l'annuncio della funzionalità.

La privacy è stata ripensata da zero, rendendo Recall un'opzione completamente facoltativa.

Microsoft ha implementato misure di sicurezza robuste, spiegando nel dettaglio come Windows Recall rimanga protetto grazie al sistema Windows Enhanced Sign-In Security. Questo richiede sia un account Microsoft che l'autenticazione biometrica Windows Hello per configurare e utilizzare l'esperienza Recall, aggiungendo un doppio livello di protezione ai dati sensibili raccolti.

È importante sottolineare che Recall è una funzionalità completamente opzionale. Gli utenti possono scegliere di disattivarla o addirittura disinstallarla completamente se non desiderano averla sul proprio PC. Questo approccio "opt-in" rappresenta una risposta diretta alle preoccupazioni sulla privacy che avevano inizialmente ritardato il lancio.

I test condotti da novembre hanno dimostrato che, al di là delle preoccupazioni iniziali, Recall può rivelarsi uno strumento genuinamente utile, capace di migliorare l'efficienza nell'uso quotidiano del PC. La capacità di ritrovare facilmente contenuti visualizzati in precedenza, senza dover ricordare nomi di file o posizioni, potrebbe trasformare il modo in cui interagiamo con i nostri computer.

Si vocifera che Microsoft stia preparando il lancio di due nuovi dispositivi Surface di dimensioni più compatte compatibili con Copilot+ per il prossimo mese, sempre che i recenti problemi legati ai dazi non interferiscano con questi piani. Questi potrebbero essere tra i primi dispositivi a includere Windows Recall disponibile sin dal primo giorno, offrendo un'esperienza completa delle capacità AI di Microsoft.

Con il calmarsi delle controversie iniziali e la dimostrazione che l'app è sicura e non carica i dati delle istantanee sul cloud, l'interesse per questa funzionalità sta crescendo. La trasparenza di Microsoft riguardo al funzionamento di Recall e l'impegno nel garantire la privacy degli utenti hanno contribuito a ristabilire la fiducia dopo le iniziali preoccupazioni.

L'evoluzione di Recall dimostra come Microsoft stia cercando di bilanciare l'innovazione tecnologica con la protezione della privacy, in un'epoca in cui l'integrazione dell'AI nei sistemi operativi solleva domande legittime sulla raccolta e l'utilizzo dei dati. La capacità dell'azienda di rispondere alle critiche riprogettando la funzionalità rappresenta un caso interessante di come il feedback degli utenti possa influenzare lo sviluppo di tecnologie emergenti.

Ora che il lancio è imminente, resta da vedere come gli utenti risponderanno a questa funzionalità e se Recall diventerà un elemento centrale dell'esperienza Windows o rimarrà una caratteristica di nicchia utilizzata solo da una porzione degli utenti di PC Copilot+. Il successo di questa implementazione potrebbe influenzare significativamente la direzione futura dell'integrazione dell'AI nei sistemi operativi di Microsoft.

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3 Commenti

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Per me è un inutile spreco di risorse...
Esclusiva ? chiamatelo con il suo nome: beta testing
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e inutile
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e inutile
Allora non usarlo, ma sarà utile per milioni di persone non sono tutti come te
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Più che altro, visto che oramai pare assodato che Microsoft scansiona email e documenti caricati su OneDrive per collezionare tutto ciò che può assomigliare ad una password che poi utilizza per cercare di decrittare i file compressi caricati sullo stesso OneDrive alla ricerca di contenuti illegali o che non gli piacciono (fate pure una ricerca online se non ne siete a conoscenza)... mi chiedo se abilitando questo "Recall" si permetta a Microsoft (o comunque ai loro bot) di scansionare i file, le fotografie e i documenti NON caricati sul cloud ma presenti sul mio PC alla ricerca di password o contenuti che a loro non piacciono per poi magari procedere pure a passare queste informazioni alla polizia come fece Google con quel papà che aveva fatto foto a suo figlio da mandare al pediatra scambiandole per pornografia.

Con l'aria che tira oramai in USA ma anche in Europa non mi sorprenderebbe che un domani questa funzionalità venga utilizzata da governi fascisti per individuare dissidenti e contenuti oggi legali, ma domani illegali (come per esempio messaggi critici per questo o quel politico/governo). Alla fine basta che il governo obblighi Microsoft a cedere i dati e il gioco è fatto.
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