Microsoft ha mitigato l’attacco DDoS ai server Azure più grande di sempre

Microsoft continua a essere vittima di numerosi attacchi DDoS ai suoi server Azura, ma fortunatamente riesce a fronteggiarli.

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a cura di Antonello Buzzi

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Microsoft ha pubblicato un articolo sul suo blog nel quale afferma di aver contrastato un attacco DDoS da record di 3,47Tb/s sui suoi server Azure in Asia. Secondo il product manager di Azure Networking, Alethea Toh, l'attacco si è verificato a novembre, prendendo di mira un cliente Azure in Asia, e ritiene che sia stato il più grande attacco mai segnalato nella storia. L'attacco ha avuto origine da circa 10.000 fonti in tutto il mondo, utilizzando una combinazione di più metodi di attacco per la riflessione UDP sulla porta 80, tra cui, SSDP, CLDAP, DNS e NTP, ed è durato circa 15 minuti.

Ma questo non è l'unico grande attacco che Microsoft ha dovuto affrontare negli ultimi mesi. A dicembre Microsoft ha dovuto resistere anche a un altro attacco con 3,25Tb/s, ma che è durato molto più a lungo. Secondo Microsoft, questi attacchi fanno parte di una quantità senza precedenti visti nel corso della seconda metà del 2021 in tutto il mondo. Solo in India, Microsoft ha visto un aumento di 30 volte rispetto al mese di ottobre.

Durante il 2021, Microsoft ha mitigato il 40% in più di attacchi nella seconda metà dell'anno rispetto alla prima. Solo il 10 agosto, Microsoft ha registrato ben 4.296 attacchi. Una grande ragione per cui gli attacchi DDoS sono aumentati così tanto durante la fine del 2021 è legata ai servizi DDoS "a noleggio" che, Microsoft fa notare, sono incredibilmente economici da ottenere. Nonostante questo, l’azienda di Redmond è stata in grado di contrastare ogni singolo attacco rivolto ad essa finora.

Microsoft continua a lavorare duramente sui suoi servizi online. Un paio di giorni fa, vi abbiamo riportato che sono state recentemente aggiunte nuove opzioni per migliorare Teams, noto software per riunioni e videochiamate che ha presto il posto di Skype. Per ulteriori dettagli a riguardo, ci consigliamo di leggere il nostro precedente articolo dedicato.

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