La nuova versione di Microsoft Edge, basata su Chromium così come il popolare Google Chrome, ha saputo convincere gli utenti grazie alle sue ottime performance di rendering delle pagine web, arrivando addirittura, nel giro di pochi mesi, ad occupare il secondo posto tra i browser più usati. Inoltre, il gigante di Redmond sembra piuttosto ben intenzionato a spingere sempre di più l’adozione del suo nuovo software, sia su Windows che su altri sistemi operativi, compresi quelli per dispositivi mobile, come iOS ed Android. Ad esempio, proprio qualche giorno fa, Microsoft ha dichiarato che uno dei problemi che affligge in maniera costante la concorrenza, il consumo eccessivo della memoria RAM, è stato ridotto con il recente aggiornamento di Windows 10 20H1 (May 2020). Edge, inoltre, dovrebbe garantire una migliore privacy ed offrire un’ottimizzazione dell’uso delle risorse.
Tuttavia, soprattutto il punto della privacy ha sollevato più di un interrogativo. Del resto, stiamo parlando di Microsoft, compagnia che non sempre si è rivelata trasparente in passato riguardo proprio quest’argomento. Recentemente, infatti, diversi utenti si sono lamentati in rete del furto di dati da Firefox, altro browser installato sul proprio sistema, da parte di Edge senza fornire alcuna autorizzazione.
Un commento pubblicato su Reddit, infatti, riporta:
Adoro riavviare il mio computer per ricevere un tour forzato di un browser che non ho intenzione di usare tanto da forzare la sua chiusura dal Task Manager e scoprire successivamente che sta importando i miei dati da Firefox senza alcun permesso.
In seguito, anche un altro utente è intervenuto sul topic affermando:
Sì, non ho mai autorizzato Edge a copiare i miei dati memorizzati su Firefox e Chrome ed ho effettuato molteplici operazioni nel tentativo di mantenere un certo livello di privacy in questo sistema operativo. Alla fine, si è semplicemente preso i miei dati senza avere la possibilità di impedirlo.
Stando alle informazioni di una terza persona, sembra che Edge effettui questa operazione durante l’installazione forzata e, a meno di non terminare la sua esecuzione tramite Task Manager, eseguirà ugualmente la copia dei dati. Molte persone, inoltre, non verranno mai a conoscenza della cosa in quanto non lo riapriranno mai più.
Al momento non sappiamo se si tratta di un comportamento volutamente "malevolo" da parte della società di Redmond, che già ha dovuto affrontare cause legali ed indagini a seguito del lancio di Windows 10, o semplicemente di una leggerezza che sarà risolta in una futura versione del browser.
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