Microsoft e Canonical hanno lavorato congiuntamente per far funzionare "systemd" anche in Windows Subsystem for Linux, consentendo ora alle distribuzioni che girano su WSL2 di gestire i servizi.
Nell'annuncio di Microsoft si legge:
Il supporto di systemd ha richiesto modifiche all'architettura WSL. Poiché systemd richiede il PID 1, il processo di avvio di WSL nella distribuzione Linux diventa un processo figlio di systemd. Dato che il processo di avvio di WSL è responsabile di fornire l'infrastruttura adeguata alla comunicazione tra i componenti Linux e Windows, la modifica di questa gerarchia ha richiesto il ripensamento di alcune ipotesi fatte con il processo di avvio di WSL. È stato necessario apportare ulteriori modifiche per garantire uno spegnimento pulito (dato che ora lo spegnimento è controllato da systemd) e per avere la compatibilità con WSLg, È inoltre importante far notare che, con questi cambiamenti, i servizi di systemd NON manterranno in vita l'istanza WSL. L'istanza WSL rimarrà in vita nello stesso modo in cui lo era prima, come si può leggere qui.Dato che questo cambia il comportamento di WSL all'avvio, volevamo essere cauti nell'applicare questa modifica alle distro WSL già esistenti. Al momento, quindi, è necessario scegliere di abilitare systemd per una specifica distro WSL; monitoreremo i feedback e valuteremo se rendere questo comportamento predefinito in futuro.
Qualche mesa fa, Lennart Poettering, sviluppatore principale di systemd, si è unito a Microsoft e probabilmente il suo contributo si è rivelato fondamentale per raggiungere questo risultato, di cui si vociferava da tempo. Nel caso foste interessati, sul blog di Ubuntu, al seguente indirizzo, trovate un articolo in cui viene spiegato come abilitare systemd su WSL.