Microsoft è sempre più decisa a chiudere ogni possibile scappatoia per chi desidera configurare Windows 11 senza un account online. L'ultimo colpo inferto agli utenti che preferiscono mantenere un profilo offline arriva con la Preview Build 26200.5516, dove l'azienda di Redmond ha ufficialmente rimosso lo script bypassnro.cmd, utilizzato fino ad oggi come metodo rapido per aggirare l'obbligo di configurazione con account Microsoft. Una mossa strategica che l'azienda giustifica con la necessità di migliorare sicurezza ed esperienza utente, ma che in realtà riflette la crescente spinta verso l'ecosistema cloud e i servizi connessi.
Lo scorso giugno avevamo già assistito a un primo tentativo di Microsoft di neutralizzare un popolare escamotage che consisteva semplicemente nell'inserire un indirizzo email non valido. Quella modifica non aveva però fermato gli utenti più esperti, che avevano rapidamente trovato una soluzione alternativa: premere Shift + F10 durante l'installazione e digitare il comando OOBE/BYPASSNRO. Un trucco semplice ed efficace che permetteva di completare la configurazione offline, mantenendo il pieno controllo sulla privacy dei propri dati e sulla gestione del dispositivo.
Con il nuovo aggiornamento, questa scorciatoia non funziona più. Digitando il comando ormai familiare, gli utenti si trovano di fronte a un messaggio di errore che indica che il comando non viene riconosciuto. Una barriera apparentemente invalicabile che segna la fine di un'era per gli appassionati di tecnologia che preferiscono mantenere separati i propri account locali dalle credenziali online.
La resistenza degli utenti continua
Nonostante i tentativi di Microsoft di forzare la mano, la community tech ha già individuato un nuovo metodo per ripristinare la funzionalità perduta. Bob Pony ha condiviso su X una soluzione alternativa che, sebbene più complessa del precedente comando, permette ancora di bypassare il requisito dell'account Microsoft. Il nuovo trucco richiede di aprire un prompt dei comandi con Shift + F10 quando appare la schermata di accesso all'account Microsoft, e digitare un comando specifico per modificare il registro di sistema:
reg add "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\OOBE" /v BypassNRO /t REG_DWORD /d 1 /f
Seguito da:
shutdown /r /t 0
RIP bypassnro.cmd. (26200.5516/26120.3653) pic.twitter.com/GBrkt9FjkY
— phantomofearth 🌳 (@phantomofearth) March 28, 2025
Dopo il riavvio, il vecchio trucco Shift + F10 con il comando OOBE/BYPASSNRO tornerà a funzionare, permettendo di completare l'installazione offline. Una soluzione temporanea, probabilmente, ma che dimostra la resilienza della comunità di fronte alle imposizioni dei giganti tecnologici. È ragionevole aspettarsi che Microsoft, nei prossimi 6-12 mesi, troverà il modo di bloccare anche questo aggiornato escamotage, proseguendo nella sua strategia di integrazione forzata.
Per gli utenti che desiderano evitare queste complicazioni, esistono alternative più stabili come l'utilizzo di utility per unità flash avviabili tipo Rufus, che permettono di creare installatori personalizzati a partire dai file ISO di Windows più recenti. Questi strumenti sono particolarmente utili per chi maneggia frequentemente hardware e deve reinstallare Windows regolarmente, come piccoli rivenditori o ricondizionatori che desiderano fornire sistemi già configurati e funzionanti, senza legarli a account personali.
La questione solleva interrogativi più ampi sulla libertà degli utenti e sul controllo che le aziende tecnologiche esercitano sui dispositivi personali. Mentre Microsoft continua a spingere per un ecosistema sempre più interconnesso e basato sul cloud, molti utenti resistono, preferendo mantenere il controllo completo sui propri sistemi e dati personali.
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