Microsoft accusa la FTC di aver generato una fuga di notizie

Microsoft ha richiesto all'ispettore generale della Federal Trade Commission di indagare su presunte fughe di notizie generate con la recente causa.

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a cura di Andrea Maiellano

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Microsoft ha richiesto all'ispettore generale della Federal Trade Commission (FTC) di indagare su presunte fughe di notizie riguardanti l'indagine antitrust avviata contro l'azienda. La richiesta arriva dopo che Bloomberg ha riportato per primo la notizia dell'indagine la scorsa settimana, successivamente confermata da The Verge e riportata anche su queste pagine.

L'indagine della FTC riguarda i settori cloud, licenze software, intelligenza artificiale e cybersicurezza di Microsoft. Rima Alaily, vicepresidente e vice consigliere generale di Microsoft, accusa la dirigenza della FTC di aver violato le proprie linee guida etiche divulgando i dettagli dell'indagine, portandola all'attenzione dei media. Secondo le direttive dell'agenzia, "l'esistenza di un'indagine FTC non è un'informazione pubblica", salvo rare eccezioni.

Microsoft afferma di aver appreso dell'indagine "come il resto del mondo, attraverso l'articolo di Bloomberg".

Alaily sostiene che le informazioni e le fonti citate nell'articolo di Bloomberg "suggeriscono fortemente" che i dettagli provengano "dall'interno della FTC". La dirigente di Microsoft afferma che questo episodio "sembra essere in linea con la sfortunata tendenza degli ultimi due anni, in cui la FTC ha strategicamente fatto trapelare informazioni non pubbliche per portare i suoi casi all'attenzione dei media".

La lettera di Microsoft rappresenta l'ultimo esempio di un approccio più aggressivo adottato dall'azienda negli ultimi mesi riguardo allo scrutinio antitrust delle sue attività. In ottobre, Alaily aveva accusato Google di aver lanciato un gruppo di facciata "per screditare Microsoft presso le autorità di regolamentazione della concorrenza e i responsabili politici, e per fuorviare l'opinione pubblica".

Negli ultimi anni, Microsoft è stata oggetto di crescente attenzione da parte delle autorità antitrust sia negli Stati Uniti che in Europa. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui:

  • Importanti problemi di cybersicurezza
  • L'acquisizione del gruppo Activision Blizzard
  • La partnership con OpenAI

Nonostante in passato Microsoft sia riuscita ad evitare gran parte dell'attenzione antitrust che ha colpito altre grandi aziende tecnologiche, ora si trova ad affrontare uno scrutinio che non è indirizzato. un semplice episodio, ma pare comprendere la totalità delle attività di Microsoft.

Tuttavia, il destino di qualsiasi indagine in corso dipenderà in ultima analisi da come i funzionari della nuova amministrazione Trump valuteranno la questione, oltre che da un'eventuale violazione delle linee guida della FTC, se fosse accertato che la fuga di notizie sia stata generata internamente dall'organo di controllo.

La FTC ha rifiutato di commentare sia la lettera ricevuta da Microsoft, che le accuse dell'azienda. Resta da vedere come si svilupperà questa causa e quali saranno le eventuali conseguenze per l'azienda di Redmond.

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