Meta raccoglierà i dati degli utenti europei per addestrare l'IA

I post pubblici degli utenti Meta in Europa saranno utilizzati per l'addestramento dell'IA, ha annunciato l'azienda questa settimana.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

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L'intelligenza artificiale di Meta si nutrirà dei post degli utenti europei, invertendo la precedente decisione che aveva temporaneamente escluso i contenuti del vecchio continente dal processo di addestramento dei suoi modelli. L'annuncio arriva dopo mesi di confronto con le autorità di regolamentazione europee e segna un punto di svolta nella strategia dell'azienda di Mark Zuckerberg. La gigantesca quantità di dati condivisi quotidianamente sulle piattaforme del gruppo rappresenta un tesoro inestimabile per affinare l'intelligenza artificiale, rendendo i modelli più pertinenti al contesto culturale europeo.

Meta sostiene che l'accesso ai contenuti pubblici degli utenti europei sia fondamentale per insegnare ai suoi sistemi di IA le sfumature linguistiche e culturali specifiche del continente. "Significa comprendere tutto, dai dialetti alle espressioni colloquiali, dalle conoscenze iper-locali ai modi distintivi in cui i diversi paesi utilizzano umorismo e sarcasmo sui nostri prodotti", ha dichiarato l'azienda nel suo blog ufficiale. Un'esigenza che diventa ancora più pressante con l'evoluzione dei modelli di IA verso funzionalità multimodali che integrano testo, voce, video e immagini.

Il percorso di Meta verso questo risultato non è stato privo di ostacoli. Nel giugno dello scorso anno, l'azienda aveva già pianificato di iniziare ad addestrare la sua IA sui post degli utenti europei, ma ha dovuto fare marcia indietro in seguito alle pressioni della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) e dell'Information Commissioner's Office (ICO) del Regno Unito. La controversia è nata dopo che NOYB, un'organizzazione europea per la tutela della privacy il cui nome informale significa "non sono affari tuoi", aveva presentato reclami a diverse autorità di regolamentazione della regione.

Meta aveva inizialmente sostenuto che la raccolta dei dati rientrava nel suo legittimo interesse, affermando che avrebbe permesso agli utenti di rifiutare l'addestramento dell'IA. NOYB aveva risposto che l'azienda dovrebbe chiedere il consenso degli utenti prima di utilizzare i loro dati per addestrare i suoi modelli di IA, proponendo di fatto un sistema basato sull'opt-in piuttosto che sull'opt-out attualmente in vigore.

La questione è stata sottoposta all'European Data Protection Board (EDPB), che ha emesso una sentenza lo scorso 17 dicembre. Il verdetto, noto come Opinion 28/2024, ha essenzialmente rimandato la palla ai regolatori nazionali, stabilendo che l'anonimato dei dati e la legittimità dell'interesse devono essere valutati caso per caso. L'EDPB ha suggerito di considerare se sia possibile estrarre informazioni personali dal modello e di esaminare cosa l'azienda abbia fatto durante lo sviluppo per impedire l'uso di dati personali nell'addestramento o per renderli meno identificabili.

Secondo Meta, l'opinione dell'EDPB ha confermato la legittimità del suo approccio originale. "Accogliamo con favore il parere fornito dall'EDPB a dicembre, che ha affermato che il nostro approccio originale soddisfaceva i nostri obblighi legali", ha dichiarato l'azienda nel post del blog annunciando la reintroduzione dell'addestramento dell'IA. "Da allora, abbiamo collaborato in modo costruttivo con l'IDPC e non vediamo l'ora di continuare a portare tutti i benefici dell'IA generativa alle persone in Europa."

Un opt-out che fa discutere

Meta sembra aver aggirato la questione sollevata da NOYB riguardo all'opt-out rispetto all'opt-in. L'azienda ha dichiarato che le notifiche sull'addestramento dell'IA, che arriveranno via email o tramite la piattaforma, includeranno un link a un modulo di obiezione. "Abbiamo reso questo modulo di obiezione facile da trovare, leggere e utilizzare, e rispetteremo tutti i moduli di obiezione che abbiamo già ricevuto, così come quelli nuovi", ha affermato Meta. In sostanza, rimane un sistema basato sull'opt-out.

Tuttavia, i moduli di obiezione erano già stati motivo di preoccupazione per NOYB nella sua denuncia originale. "Meta rende estremamente complicato obiettare, richiedendo persino motivazioni personali", aveva avvertito NOYB lo scorso giugno. "Un'analisi tecnica dei link di opt-out ha persino mostrato che Meta richiede un login per visualizzare una pagina altrimenti pubblica. In totale, Meta pretende che circa 400 milioni di utenti europei 'obiettino', invece di chiedere il loro consenso."

Resta da vedere se i moduli di obiezione saranno diversi questa volta. Forse la vera preoccupazione è che stiamo per avere un modello di IA dell'UE addestrato sul tipico contenuto di Facebook: foto di cibo, opinioni politiche scontate, un flusso infinito di insegnamenti di vita vacui e la continua faida dei tuoi cugini su ciò che Giulia ha detto sull'insalata di uova di Brian al barbecue di famiglia dello scorso marzo.

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2 Commenti

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ai capito i bulli americani! e mettetele ste tasse alle bigtech
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ai capito i bulli americani! e mettetele ste tasse alle bigtech
per la fretta ho messo la acca fantasma! dc!
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