La famiglia di dischi fissi Atlas ha una propria tradizione. Il nome di questa marca viene originariamente dalla Quantum, che Maxtor acquistò alla fine del 2000 combinando l'esperienza di due grandi compagnie. L'acquisizione pose Maxtor nella favorevole posizione di poter offrire i propri drive SCSI anche per usi professionali.
Il nuovo drive Atlas è stato progettato per essere, sotto ogni punto di vista, molto più capiente di qualsiasi altro modello del passato, anche se l'unico attributo a rimanere identico è la cache da 8 MB. Maxtor assicura una velocità di trasferimento dati di 89 MB/s e tempi di ricerca di soli 4.0 ms in modalità lettura. Così come per l'affidabilità, Maxtor assicura un MTTF (Mean Time To Failure) di 1.4 milioni di ore. Tenete bene a mente che questo valore non fa riferimento ad un singolo drive, anche perché se trasformiamo le ore in anni, risulterebbe che le parti meccaniche di questo drive dovrebbero durare circa 160 anni. Infatti il test MTTF viene eseguito su centinaia di dischi per poter calcolare i tempi medi di danneggiamento.
Maxtor ha deciso di affidarsi all'interfaccia Ultra320 SCSI. Comunque, è facile prevedere che ci saranno sempre più componenti SAS (Serial Attached SCSI) in circolazione, a cominciare dall'anno prossimo, il ché vuol dire che drive basati su questa nuova interfaccia saranno presto diffusi sul mercato.
La completa sostituzione della tecnologia Ultra320 per SAS richiederà sicuramente anni, dato l'alto numero di sistemi SCSI già installati ed il fatto che la richiesta di Ultra160 o Ultra320 non scomparirà in una sola notte.
Fonte Dati: Scheda tecnica Maxtor / Sito Web.
Come facilmente intuibile dall'etichetta, il nostro drive di prova è un ancora prototipo.