Il nuovo MacBook Pro da 13 pollici con schermo Retina è finito nelle mani di iFixIt, che gli assegnato il poco invidiabile punteggio di riparabilità di 1 su 10 principalmente a causa dell'esagerato uso di colla per tenere in sede la batteria e della RAM saldata.
Il prodotto che è stato smontato era uno di quelli nuovi, annunciato il 9 marzo insieme al nuovo MacBook da 12 pollici e al rinnovo di gamma degli Air. Esternamente è identico ai predecessori, da cui eredita quasi tutti gli altri aspetti. La vera novità è il trackpad Force Touch, collegato a un cavo che passa sopra al pacco batterie. Rimuovere il cavo è facile, ma per arrivare al touchpad bisogna poi sollevare la batteria, e qui sono iniziati i problemi.
Nei modelli precedenti c'erano quattro viti che fissavano la batteria al telaio e che aiutavano a tenerla in posizione con l'aiuto di un po' di colla. Nel nuovo MacBook Pro 13 le viti sono scomparse e per tenere la batteria in sede è stata usata una dose sostenuta di collante. La batteria comunque è un nuovo modello da 74,9 Wh, invece di quella da 71,8 Wh che era montata nel modello precedente.
Raggiunto il touchpad c'è stata un'altra sorpresa: da quanto detto all'annuncio sembrava che il nuovo trackpad del Pro fosse lo stesso del nuovo MacBook da 12 pollici. In realtà è possibile che non sia così. Nel teardown i tecnici hanno trovato una piastra di alluminio collegata a una serie di elettromagneti che non sembra corrispondere alla descrizione del nuovo dispositivo di puntamento del MacBook. Complessivamente appare infatti solido ma più pesante, spesso, e forse tecnologicamente diverso da quello del MacBook da 12 pollici. Ovviamente si tratta di una supposizione, che potrà essere smentita o confermata con le dovute argomentazioni solo nel momento in cui iFixIt smonterà anche l'ultimo nato di casa Apple.
IfixIt precisa che questa osservazione non è una critica, perché c'è sicuramente una grande differenza tra l'adeguamento tecnologico in un notebook esistente come il MacBook Pro, e un design nuovo di zecca come quello del MacBook da 12 pollici.
Intanto per il momento sappiamo che la Apple "Taptic Engine" funziona sfruttando una serie di elettromagneti che "spingono e tirano" contro una barra in metallo montata sotto al trackpad. Questo sistema in sostanza ricrea la vibrazione indispensabile per avere il feedback di ogni clic.
Per quanto riguarda invece il rilevamento della pressione, vengono usati degli estensimetri per misurare la pressione sulla sua superficie. Sono montati su supporti metallici flessibili e rilevano la quantità di flessione e di conseguenza la forza esercitata dall'alto dall'utente. Infine, per individuare il punto in cui viene esercitata la pressione gli estensimetri si combinano con un tradizionale sistema capacitivo.
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IfixIt ha fatto anche il teardown dei nuovi MacBook Air nelle versioni da 11 e da 13 pollici, che presentano meno novità e che hanno guadagnato entrambi un punteggio di riparabilità di 4 su 10. Merito del fatto che con il rinnovo di gamma questi portatili sono rimasti gli unici portatili Apple sopravvissuti dell'assenza di colla: ottimo.
In attesa dello smontaggio del MacBook da 12 pollici, se volete approfondire pregi e difetti del nuovo MacBook e capire se è il notebook adatto a voi leggete il nostro articolo MacBook: pregi e difetti, chi dovrebbe comprarlo e perché.