Problemi con i sensori di temperatura?
In idle la RX Vega 64 riporta una temperatura di 16°C, anche se la temperatura di raffreddamento dell'acqua è a 20 °C. Ryzen ci ha già dimostrato che i sensori di temperatura non sono il punto forte di AMD. Detto questo, è strano che le letture siano così distanti, specialmente perché i sensori nelle schede precedenti offrivano dati più accurati.
Il risultato di 24 °C è stato ottenuto usando il power limit massimo in combinazione con l'overclocking, dissipando più di 400W nel mentre. Il nostro sistema di raffreddamento e la pasta termica da soli dovrebbero portare a una differenza di circa 4 °C. In ogni caso, abbiamo creato un grafico con queste "temperature della GPU" esattamente nel modo in cui sono state riportate da WattMan, da GPU-Z e da altri software.
Nel caso in cui stiate cercando i risultati a 1V con power limit di default di AMD, sono identici a quelli riscontrati con la modalità Balanced, quindi li abbiamo omessi dai grafici per facilitare la lettura.
Alla ricerca delle vere temperature
Comprensibilmente non abbiamo creduto ai nostri risultati. Dopo aver parlato con lo sviluppatore di GPU-Z, abbiamo riposto più fiducia in quello che il software riporta come il punto caldo del chip rispetto alle letture dei sensori AMD. Sfortunatamente AMD non fornisce alcuna documentazione, e un'analisi dei risultati accessibili dei sensori non fa chiarezza. I risultati appaiono però certamente più plausibili di quelli visti prima:
Abbiamo i dati raccolti da diverse GPU usando il raffreddamento a compressore e un buon waterblock, che possiamo usare per il confronto. Questo ci porta a credere che i risultati dei punti caldi di GPU-Z siano molto più attendibili rispetto ai numeri forniti da WattMan e dai software più vecchi. Un confronto diretto tra tutti i risultati in modalità Balanced produce il seguente quadro:
C'è un'altra cosa interessante. Se la temperatura del package è davvero superiore a quella che è stata riportata, allora potrebbero esserci problemi per le schede raffreddate ad aria che mostrano temperature della GPU ben superiori a 80°C.
Da vicino AMD usa condensatori X6S MLCC con un limite di temperatura assoluto di 105 °C, valore che persino una scheda raffreddata ad aria non dovrebbe quasi mai raggiungere. Tuttavia, la loro capacità scende nettamente, fino al 22%, con temperature sopra 90 °C. Questo potrebbe portare a instabilità. Usare condensatori X7R o R sarebbe stata una migliore soluzione sul lungo termine, specialmente dato che gli alti valori di ripple portano la temperatura operativa ottimale a scendere persino di più. Questa è un'altra ragione in più per usare un raffreddamento a liquido, se possibile.
Il fatto che le temperature potrebbero essere più alte di quanto riportato potrebbe spiegare un'altra scoperta: persino senza errori visibili a schermo, l'HBM2 perde prestazioni se overcloccata. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che si scalda molto di più rispetto a quanto i software riportano. Alcuni partner hanno chiesto AMD delucidazioni, ma non hanno ricevuto risposta. Una nostra fonte di fiducia però ci ha detto che queste temperature sono ben al di sopra di 90°C.
Le misure termiche dal lato posteriore della scheda ci danno ulteriore prova che il misterioso punto caldo della GPU è solamente la temperatura della GPU. Anche se è vero che le temperature sono un po' differenti con consumi molto alti, sono completamente identiche fino a 310W. I risultati inferiori sotto condizioni estreme potrebbero essere dovuti al raffreddamento indiretto della scheda tramite la grande quantità di rame contenuta nella circuiteria, che aumenterebbe con il consumo.
Addendum: temperature all'infrarosso
Il waterblock di EKWB fa un ottimo lavoro.