L'Olanda si appresta a limitare la capacità di ASML di fornire assistenza alle sue apparecchiature avanzate per la produzione di chip installate in Cina, secondo quanto riportato da Bloomberg. Questa mossa potrebbe ostacolare seriamente le ambizioni cinesi nel settore dei semiconduttori, in particolare quelle del colosso SMIC.
Il governo olandese prevede di lasciar scadere alla fine dell'anno alcune licenze specifiche relative alle macchine litografiche DUV avanzate di ASML. Ciò potrebbe rendere inutilizzabili alcune apparecchiature già nel 2025, compromettendo la capacità della Cina di produrre chip con tecnologie a 7nm e 5nm.
Questa decisione segue le pressioni degli Stati Uniti, che stanno incoraggiando i loro alleati ad allineare i controlli sulle esportazioni alle politiche americane volte a limitare i progressi cinesi nel settore dei semiconduttori. Gli USA hanno minacciato di imporre misure unilaterali, come la Foreign Direct Product Rule (FDPR), se i partner come l'Olanda non si adegueranno.
Impatto su SMIC e Huawei
SMIC, il principale produttore di chip cinese, utilizza probabilmente le macchine Twinscan NXT:2000i e modelli più avanzati di ASML per produrre chip con tecnologia a 7nm per Huawei, azienda cinese inserita in blacklist dagli USA da ormai diverso tempo. Senza manutenzione e pezzi di ricambio, queste apparecchiature potrebbero diventare inutilizzabili entro il 2025, compromettendo seriamente la capacità di produzione di semiconduttori avanzati di SMIC e Huawei.
Conseguenze per ASML
Anche l'impatto su ASML potrebbe essere significativo, considerando che quasi la metà delle sue vendite nel secondo trimestre proveniva dalla Cina. Tuttavia, la maggior parte degli strumenti installati in Cina viene utilizzata per produrre chip con tecnologie meno avanzate, che non sono oggetto di restrizioni. ASML potrà continuare a fornire assistenza per queste apparecchiature.
La decisione olandese si inserisce in un contesto più ampio di tensioni geopolitiche e controlli sulle esportazioni di tecnologie critiche. Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno cercando di limitare l'accesso della Cina alle tecnologie di produzione di chip più avanzate per motivi di sicurezza nazionale.
Resta da vedere come la Cina risponderà a queste restrizioni e se riuscirà a trovare alternative per mantenere la sua competitività nel settore dei semiconduttori. La situazione potrebbe avere ripercussioni significative sull'industria globale dei chip e sulle relazioni commerciali internazionali.