È destinata a far discutere ma anche a fare giurisprudenza la sentenza delle scorse ore della Corte Suprema degli Stati Uniti nella causa tra Lexmark e Impression. Quest'ultima è una piccolissima azienda che acquista cartucce originali esauste, le ripara, le rigenera o le ricondiziona e le rivende. Una pratica che Lexmark - appoggiata da molti altri produttori - aveva cercato di ostacolare, considerandola illegale. Il problema principale infatti era legato al rispetto dei brevetti, che per forza di cose chi interviene su cartucce originali deve infrangere. I giudici invece hanno stabilito che questo tipo di attività non lede i diritti sui brevetti, i cui effetti non perdurano oltre il primo acquisto del prodotto. Gli utenti possono dunque rivendere i vecchi prodotti senza la minaccia di essere citati in giudizio dal produttore originale per aver infranto dei brevetti.
Una posizione opposta dunque a quella di Lexmark e di altri produttori, secondo cui i brevetti si estenderebbero invece indefinitamente, prevenendo dunque future vendite dei prodotti, anche se questi sono entrati nella titolarità di altre entità giuridiche.
Fino ad ora infatti i produttori sono riusciti a diminuire i prezzi delle stampanti perché riuscivano a recuperare i costi realizzando profitti dalla vendita di cartucce d'inchiostro dal prezzo elevato, pratica ostacolata appunto dalla disponibilità sul mercato di cartucce rigenerate/ricondizionate/compatibili, commercializzate a prezzi molto più bassi.
Con una sentenza unanime - otto voti favorevoli, zero contrari - la Corte Suprema ha invece stabilito che "estendere i diritti di brevetto di là della prima vendita sarebbe intasare i canali del commercio."
Questa decisione è molto importante perché rischia di avere conseguenze legali anche in altri settori industriali come quello automobilistico, dei dispositivi medici o delle attrezzature agricole, in cui fino a oggi il divieto di vendita da parte di società terze di parti rimesse a nuovo si basava pesantemente proprio sul rispetto dei brevetti.
Anche in Italia le leggi proteggono i brevetti delle cartucce originali, ma è possibile produrre cartucce rigenerate, ricostruite o ricondizionate sulla base delle originali esauste se si utilizzano procedure che rispettano i brevetti delle case madri. Inoltre è possibile realizzare cartucce patent free, cioè prodotte ex novo tramite sistemi che emulano quelli originali senza essere strutturalmente uguali ad essi. Certo, per l'utente finale ottenere informazioni di questo tipo sul prodotto che sta per acquistare è assai difficile e si rischia sempre di favorire il mercato illegale. Magari però questa storica sentenza stimolerà anche i nostri legislatori a effettuare un riordino del settore che renda tutto più trasparente.
La stampante all-in-one a getto d'inchiostro HP Envy 4520 è la soluzione perfetta per la casa, ad un prezzo ragionevole.