Come ogni anno, il portale InterBrand ha stilato la classifica dei 100 brand più influenti. A spiccare sono le aziende tech, che occupano tutte le prime 5 posizioni; non mancano realtà italiane, come Ferrari (70esimo posto) e Prada (86esimo posto).
InterBrand si basa su diversi elementi che caratterizzano il brand per creare la propria classifica, valutandolo in tre fasi. Prima di tutto, vengono esaminati il rendimento dell’azienda e i guadagni futuri, dopodiché si fanno delle indagini per determinare quanta influenza ha il marchio nelle decisioni di acquisto (un parametro conosciuto anche come RBI, Role of Brand Index). Infine, dopo che un team specializzato ha valutato quale parte della decisione d’acquisto è esclusivamente legata al marchio e non ad altri fattori, come prezzo e disponibilità, si sfrutta un indice di 10 criteri, considerati indicatori affidabili delle prestazioni future, per valutare la solidità del marchio rispetto ai concorrenti.
La classifica del 2023 vede al primo posto Apple, con una crescita del 4% rispetto allo scorso anno che la porta ad avere, secondo InterBrand, un valore di oltre 500 miliardi di dollari. Segue, ben più distante, Microsoft, che occupa il secondo posto con un valore di 316 miliardi di dollari e una crescita del 14% rispetto al 2022, mentre al terzo posto troviamo Amazon, con un valore stimato di 277 miliardi di dollari, ma una crescita quasi nulla, solamente dell’1%.
In quarta posizione c’è Google, con 260 miliardi e un +3%. Infine, il quinto posto è occupato da Samsung, ben lontana dal colosso di Mountain View, con un valore di “soli” 91 miliardi di dollari. Al sesto posto troviamo il primo brand di auto, Toyota, con un valore di 64,5 miliardi di dollari, seguto da Mercedes (61,4 miliardi), Coca Cola (58 miliardi) e Nike (53 miliardi). A chiudere la top 10 c’è BMW, che raggiunge un valore di 51 miliardi di dollari.
In classifica mancano aziende di grande calibro come NVIDIA e AMD, mentre è presente Intel, che occupa la 24esima posizione con un valore stimato di 28,3 miliardi di dollari e un calo del 14% rispetto al 2022. Nonostante non si tratti di qualcosa di assoluto, il report di InterBrand è comunque interessante e mette in luce la potenza delle aziende tech nel mondo moderno.