NVIDIA ha appena rilasciato una versione sperimentale di Project G-Assist, un assistente AI che promette di semplificare radicalmente l'esperienza d'uso dei PC gaming. La novità, presentata come tech demo al Computex dello scorso anno, arriva ora nelle mani degli utenti in possesso di una GeForce RTX desktop, mentre il supporto per laptop è previsto in un aggiornamento futuro.
A differenza degli enormi modelli AI basati sul cloud, G-Assist opera direttamente sulla GPU dell'utente, un approccio che garantisce reattività immediata e indipendenza dalla connessione internet. Il sistema utilizza un modello linguistico compatto (SLM) basato su Llama con 8 miliardi di parametri, che occupa una frazione dello spazio richiesto dai grandi modelli AI contemporanei.
L'assistente si attiva con la semplice combinazione Alt+G e può rispondere sia a comandi vocali che testuali. Durante l'elaborazione, la GPU dedica temporaneamente parte della sua potenza all'inferenza AI, quindi è probabile che vedrete un breve calo nelle prestazioni se state giocando.
Le capacità di G-Assist vanno ben oltre la semplice assistenza vocale. L'AI è in grado di ottimizzare le impostazioni di gioco, migliorare l'efficienza energetica, overcloccare la GPU e fornire suggerimenti per eliminare i colli di bottiglia del sistema. Per gli utenti più esperti può anche generare grafici dettagliati di varie metriche come FPS, latenza, utilizzo della GPU e temperature, che possono anche essere esportati.
Un aspetto particolarmente interessante è il controllo delle periferiche tramite comandi vocali. G-Assist può regolare la velocità delle ventole, modificare l'illuminazione dei dispositivi compatibili (Logitech G, Corsair, MSI e Nanoleaf) e rispondere a domande sull'hardware del PC o sul software NVIDIA installato sulla GPU GeForce RTX.
NVIDIA ha progettato G-Assist pensando a un'espansione guidata dalla community. Gli sviluppatori possono accedere a un repository GitHub contenente esempi e istruzioni per creare plugin personalizzati. Il processo è stato reso relativamente semplice: basta definire funzioni in formati JSON e inserire i file di configurazione in una directory designata, permettendo a G-Assist di caricarli e interpretarli automaticamente.
Tra i plugin di esempio già disponibili troviamo quello per Spotify, che consente il controllo musicale a mani libere, e uno per Google Gemini, che permette a G-Assist di richiamare un'AI cloud più potente per conversazioni complesse, brainstorming o ricerche web utilizzando una chiave API gratuita di Google AI Studio.
Per una personalizzazione ancora più avanzata, NVIDIA ha pubblicato istruzioni per generare plugin utilizzando un "Plugin Builder" basato su ChatGPT. Questo strumento permette agli utenti di creare rapidamente funzionalità personalizzate utilizzando l'AI per generare codice correttamente formattato.
Requisiti minimi e disponibilità
Project G-Assist sembra davvero interessante, ma ha bisogno di requisiti di sistema importanti per quanto riguarda la GPU: serve una GeForce RTX serie 30, 40 o 50 con almeno 12GB di VRAM, quantità che purtroppo è appannaggio solo dei modelli di fascia medio-alta. Servono poi 6,5GB di spazio su disco (che diventano 9,5GB se si vogliono usare i comandi vocali), mentre non ci sono particolari requisiti riguardo al processore, considerando che vanno bene anche un AMD FX o un Intel Pentium G. Infine, i driver NVIDIA devono essere aggiornati alla versione 572.83 o successiva ed è supportata solo la lingua inglese, almeno per il momento.
Come anticipato, G-Assist è già disponibile per gli utenti desktop, mentre il supporto per laptop arriverà in un futuro aggiornamento. È possibile scaricarlo attraverso la scheda Home dell'app NVIDIA, nella sezione Discovery. Per contribuire al suo sviluppo, gli utenti possono inviare feedback cliccando sull'icona "Send Feedback" nell'angolo in alto a destra della finestra dell'app NVIDIA.