DEC PDP-8
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Digital Equipment Corp. (DEC) presentò il computer che avrebbe avuto il maggiore impatto sul futuro di questa industria, il PDP-8. I computer appartenenti alla linea System/360 offrivano differenti livelli di prestazioni, caratteristiche e capacità, ma erano sempre dei mainframe e anche i modelli più economici erano ancora troppo costosi per diverse società. Ken Olsen, fondatore di DEC, se ne rese conto e decise di cogliere al volo quest'opportunità
DEC presentò i suoi primi computer all'inizio degli anni 60, ma questi modelli ebbero solo un modesto successo e poco impatto sull'industria. Tuttavia, l'avanzamento tecnologico, specialmente per quanto concerne i circuiti integrati, permise a DEC di vendere un computer più piccolo e più economico rispetto ai modelli precedenti. I circuiti integrati permettevano anche di limitare il consumo energetico e, conseguentemente, il calore prodotto era inferiore. Ciò permetteva di costruire computer che non richiedevano stanze condizionate speciali. Quando fu presentato, nel 1965, il PDP-8 era venduto al prezzo di $ 18.000 che, considerando la possibilità d'installarlo in qualsiasi ambiente, lo rendeva un'interessante opportunità per molte aziende che non potevano permettersi spese folli.
Una caratteristica unica del PDP-1, il primo prodotto DEC, era l'uso di un vero accesso diretto alla memoria (DMA), che era molto più economico e più semplice rispetto ai canali utilizzati dai mainframe, e senza l'impatto negativo sul processore che comportavano. Infatti, il costo di un singolo canale di un mainframe costava più dell'intero PDP-1. Il DMA fu utilizzato su ogni computer di DEC, tra cui il PDP-8. Tuttavia, non tutti i tagli di costo effettuati per il PDP-8 ebbero un impatto benigno. L'adozione dei 12-bit limitava drammaticamente la quantità di memoria che poteva essere indirizzata direttamente, a solo 128 byte. Fortunatamente esistevano sistemi per ovviare al problema, come l'indirizzamento indiretto: si puntava a un indirizzo di memoria che conteneva gli indirizzi delle altre locazioni di memoria. Ovviamente si trattava di un sistema molto lento. Ciò limitava molto la possibilità di utilizzare il PDP-8 con linguaggi di alto livello. Il PDP-8 non era nemmeno un mostro per quanto riguarda la velocità, era infatti in grado di gestire solo 35.000 addizioni per secondo.
Nonostante questi compromessi, il PDP-8 ebbe un buon successo; furono vendute 50.000 macchine prima del suo ritiro dal mercato. Il basso prezzo d'acquisto, assieme alla limitata manutenzione e alla possibilità di posizionarlo ovunque, nascondeva efficacemente i problemi tecnici. Infatti, questa modesta macchina, rappresentava un nuovo tipo di computer, chiamato minicomputer, che si trasformò velocemente in un successo, trasformando la DEC nella seconda azienda produttrice di computer più grande del mondo.