CDC 6600
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Mentre IBM era concentrata sui sistemi compatibili con la sua linea System/360, un'azienda chiamata CDC aveva un obiettivo differente per il suo prossimo computer: la velocità.
Slegato da ogni altra considerazione, come la compatibilità o il costo, Seymour Cray era libero di usare il suo leggendario talento per focalizzarsi sulla pura velocità. Riuscì nel suo intento, costruendo un sistema da 7 milioni di dollari, che fu il più veloce dal 1964 al 1969, grazie a un design unico che si basava sul cosiddetto asymmetric multiprocessor design.
La CPU lavorava alla strabiliante frequenza di 10 MHz, ma era molto limitata nel tipo d'istruzioni che poteva gestire, poiché si trattava di una vera CPU RISC, anche se questo termine non era ancora stato coniato. Era in grado di effettuare solo poche semplici funzioni ALU, ma disponeva di 10 processori logici periferici che potevano fare quello che non era in grado di fare la CPU, nonché passarle i dati, sgravandola di parte del lavoro. L'abilità di rendere il processore più specializzato e il parallelismo donato dall'uso di 10 processori ausiliari, erano i componenti chiave responsabili delle eccezionali prestazioni di questa macchina. Con un'enorme quantità di memoria (128 K word), questo computer a 60-bit poteva contare su una potenza decisamente superiore rispetto a quella di qualunque altro computer dell'epoca.
Anche se il CDC 600 era una macchia interessante, pure sotto il punto di vista economico, non mise mai in pericolo le quote di mercato del System/360 - non era nemmeno stato progettato per questo scopo. Il 6600 puntava a un mercato molto più alto di quello del System/360 (Model 75), mentre il computer che vedremo ora è stato progettato per un mercato diverso e più ristretto.