Cosa ci fa una stampante 3D con tutti i suoi accessori, filamenti compresi, in un ipermercato? È lì per essere venduta, ovviamente. A ben pensarci, la circostanza non è poi così ovvia. Già, perché la stampante /QUDA, interamente open hardware e open source, ideata e realizzata in Puglia, è arrivata tra le vetrine della Ipercoop Santa Caterina di Bari grazie ad un inedito percorso imprenditoriale.
Innanzitutto - i ragazzi della startup How/Art tengono a sottolinearlo - non c'è stato neanche un centesimo di finanziamenti pubblici. Poi perché How/Art sono in realtà quattro piccole aziende cooperative che hanno deciso di mettersi insieme per lanciare questo e altri prodotti. Insomma, l'unione fa la forza e la neonata startup è riuscita a convincere ed entusiasmare un colosso come Coop Estense.

Tutto è cominciato due anni fa, quando alcuni dei protagonisti di questa storia acquistarono un kit di montaggio di una stampante 3D. Il risultato non fu soddisfacente e così, facendo leva su open hardware e open source, da quella stampante venne fuori un prodotto completamente diverso. Il prototipo è stato mostrato durante corsi di stampa 3D in giro per la regione, sono nate nuove amicizie, il gruppo si è infoltito e arricchito di professionalità differenti: informatici, ingegneri, architetti, comunicatori, maker, designer. Gli amici sono diventati compagni di lavoro.
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"Siamo cooperatori convinti – mi dicono alcuni di loro: Raffaele Giancipoli, Matteo Serra, Graziana Cito – e noi crediamo che anche il mercato della grande distribuzione sia pronto al grande balzo verso l'innovazione". E il modello di business? "È evidente che in questa prima fase ci si rivolge ad un target di nicchia, ma le stampanti 3D stanno entrando ormai negli studi professionali di geometri, ingegneri, architetti oltre che nelle scuole. Ebbene, oggi chi vuole acquistare una stampante 3D con accessori e consumabili può farlo quasi esclusivamente online. Trovare tutto a portata di mano nell'ipermercato allarga le opzioni per gli acquirenti veri e potenziali".

C'è poi la sfida culturale: portare l'open source nella grande distribuzione sociale. La stampante /QUDA è prodotta artigianalmente nell'officina cooperativa KNOS di Lecce. Ogni prodotto è un pezzo unico, anche il packaging. La stampante ha la certificazione europea CE, un cuore Arduino, e la cooperativa How/art rilascerà il codice sorgente completo con le istruzioni per chi volesse costruirla con le proprie mani, modificarla, potenziarla, chiamarla con un altro nome. Più open source di così…
/QUDA è soltanto il primo passo, perché i ragazzi di How/Art hanno molte altre idee in cantiere. Grazie agli accordi con Coop Estense, a settembre potrebbero cominciare progetti scolastici e poi, oltre alla formazione, sforneranno prodotti per la domotica, Internet delle cose (IoT), agricoltura avanzata, eccetera. Hanno appena cominciato e sarà difficile fermarli.
Chi volesse conoscerli può incontrarli da oggi fino al 21 giugno nella Ipercoop di Santa Caterina a Bari. Ci saranno uno spazio maker, dimostrazioni di stampa 3D, una fabbrica di giocattoli per i bambini e un laboratorio per ridar vita a vecchi oggetti, anche elettronici e digitali. Il programma dettagliato è qui.
Specifiche tecniche stampante 3D/QUDA | |
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Dimensioni | 400 x 440 x 400 mm |
Alimentazione | 220 Volt –50/60 Hz |
Tecnologia | Fused Deposition modelling (FDM) |
Risoluzione Layer | da 50 a 300 micron |
Precisione | XY: 12.5 micron
Z: 0.625 micron |
Estrusore | Ø 1,75 mm |
Nozzle | Ø 0.4 mm |
Struttura | PMMA |
Board | Rumba |
Stepper driver | Pololu 8825
16 microstep/sec |
Piatto | Riscaldato 0-110° |
Dimensione di stampa | 200*200*200 mm |
Livellamento | Assistito |
Controller LCD | dotato di encoder rotativo e SD Card Reader per stampa |
Accessori inclusi | 300 gr PLA multicolore, 1 sd card 4-8 GB, 1 cavo alimentazione |
Prezzo | 990,00 euro |