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La sicurezza online dei bambini passa dei genitori: ecco alcuni consigli per proteggerli

I bambini sono sempre più esposti alle minacce della rete e sta ai genitori proteggerli, ma Bitdefender offre un aiuto concreto.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

In un’era digitale e tecnologica come la nostra, la sicurezza online è cruciale per tutti. Chi pensa che sia qualcosa di cui si devono preoccupare solamente le grandi aziende e i professionisti dell’IT, sbaglia: è qualcosa che si estende a ogni individuo, compresi i bambini, che passano sempre più tempo online e, di conseguenza, sono sempre più esposti ai rischi della rete.

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Per questo è di fondamentale importanza proteggerli dalle minacce e farlo, visto la poca consapevolezza che si ha in giovane età, è compito degli adulti. Fin troppo spesso però, anche i genitori vengono colti di sorpresa, dal momento che non sanno come comportarsi per tenere i propri figli davvero al sicuro dalle minacce.

I bambini passano sempre più tempo online e questo li espone a tutti i rischi della rete

Cosa fare, quindi? Cerchiamo di capire quali sono le pratiche essenziali e più importanti da mettere in atto per proteggerli dai rischi e dalle minacce della rete, così da assicurare la sicurezza digitale dei propri figli e, allo stesso tempo, creare sane abitudini che faranno da fondamenta per il futuro, ormai sarà sempre più connesso.

Quanto tempo lasciarli davanti allo schermo?

Molte ricerche mettono in luce come i bambini tra gli 8 e i 10 anni trascorrono, in media, circa sei ore al giorno davanti allo schermo. Tante, forse perfino troppe, dato che con il passare degli anni le ore diventano anche nove.

Troppo tempo davanti a uno schermo influisce negativamente sui bambini, che (sempre secondo diversi studi) possono avere una percezione della realtà peggiore e accusare ripercussioni sulla propria salute mentale, aumentandone la vulnerabilità alle minacce online e anche l’esposizione, visto il numero di ore in questione.

Smartphone e tablet non sono dei babysitter e usarli troppe ore da piccoli fa solo danni

Gli ultimi anni non hanno certo aiutato, considerando che tra sviluppo tecnologico e pandemia, molti bambini si sono ritrovati a passare buona parte della giornata davanti a un PC, un tablet o uno smartphone semplicemente per studiare e seguire le lezioni, ma nonostante questo è essenziale trovare un equilibrio, che permetta di mantenere il loro benessere e al tempo stesso proteggerli.

Ci sono molti modi per farlo, ad esempio i genitori potrebbero creare zone della casa libere dalla tecnologia, o creare delle attività ricreative “offline”, che non prevedono l’uso di smartphone e altri dispositivi, in modo da permettere ai bambini di disconnettersi.

I social media sono una miniera di pericoli

A molti forse sembrerà la scoperta dell’acqua calda, ma i social media sono una delle fonti di pericoli principale quando si tratta di sicurezza online. Diverse piattaforme impongono un’età minima di 13 anni per avere un account, ma è un limite molto spesso inutile se pensiamo che i bambini accedono tramite lo smartphone (e quindi l’account) dei genitori.

I più piccoli non comprendono pienamente i potenziali rischi di queste piattaforme, che tuttavia nascondono insidie non di poco conto. È necessario, anche in questo caso, che i genitori prendano delle precauzioni e istruiscano i propri figli sulle pratiche sicure sui social media, indicano delle regole essenziali da rispettare per non correre rischi.

Tutte le azioni online lasciano una traccia rintracciabile, anche se i messaggi vengono cancellati

Ad esempio, è buona norma avere degli account privati ed evitare interazioni con estranei, verificare regolarmente le impostazioni della privacy, non condividere informazioni personali come indirizzi e numeri di telefono, usare password sicure per ciascun account e soprattutto segnalare subito qualsiasi attività sospetta, molestie o casi di cyberbullismo.

Riconoscere malware, phishing e altre tattiche di ingegneria sociale

Il Phishing e gli attacchi di ingegneria sociale in generale sono sempre più pericolosi, specialmente oggi che, sfruttando l’intelligenza artificiale, i malintenzionati riescono a creare sistemi sempre più convincenti e simili a quelli reali: per questo diventa ancora più importante rendere i bambini consapevoli di questi rischi e delle potenziali minacce informatiche che rappresentano.

I bambini devono imparare quali contenuti sono sospetti e rivolgersi a un adulto quando li incontrano

I genitori dovrebbero impedire che i bambini scarichino applicazioni liberamente, verificando prima la bontà del software in questione, inoltre dovrebbero insegnare loro come riconoscere i segnali di pericolo che indicano truffe o tentativi di phishing. Altre regole molto importanti che i più piccoli dovrebbero apprendere quanto prima riguardano l’evitare interazioni con messaggi o allegati provenienti da estranei e con finestre pop-up, specialmente quelle che promettono regali e vincite, o avvertono di minacce alla sicurezza del proprio dispositivo o, ancora, invitano ad aggiornare il software cliccando un pulsante sulla pagina.

Bitdefender offre una protezione completa per tutta la famiglia

Riuscire a fare tutto questo e proteggere sé stessi e i propri figli non è semplice e spesso essere consapevoli delle minacce non basta, ma per fortuna Bitdefender offre una soluzione software completa, studiata proprio per tenere al sicuro tutta la famiglia dalle minacce della rete. Bitdefender Premium Security è un pacchetto completo che oltre a proteggere fino a 10 dispositivi dalle minacce, integra una VPN, un gestore password che vi aiuta a creare password forti sempre diverse (e che soprattutto le ricorda tutte al posto vostro) e funzioni di controllo genitori che permettono di proteggere i bambini da eventuali rischi, regolandone l’attività online.

Immagine di copertina: serezniy