DeepSeek, la startup cinese che ha scosso il mondo dell'IA quando ha rilasciato il suo chatbot, ha annunciato l'aggiornamento del suo modello linguistico alla terza versione. Il nuovo modello DeepSeek-V3-0324 presenta "miglioramenti significativi" nelle capacità di ragionamento e programmazione rispetto alla versione precedente: nei benchmark è tre volte più veloce di V2 e si posiziona tra i primi dieci nella Chatbot Arena, piattaforma di test gestita dall'Università della California.
Come probabilmente ricorderete, lo scorso gennaio il rilascio del suo modello avanzato R1 aveva già scosso i mercati globali, provocando un terremoto nelle quotazioni delle aziende americane, con NVIDIA che subì un crollo del 17%, perdendo la bellezza di 589 miliardi di dollari di capitalizzazione in un solo giorno. Il rilascio di DeepSeek V3 non avrà probabilmente lo stesso effetto sul mercato, considerando che NVIDIA è in calo del 1,2% e che Apple, Meta e Microsoft sono in crescita a Wall Street, ma non per questo va sottovalutato.
Le nuove funzionalità del modello aggiornato includono miglioramenti nello sviluppo web front-end, nell'abilità di scrittura in cinese - con funzioni innovative come la "riscrittura interattiva" - e nelle capacità di ricerca in cinese, con "analisi avanzata dei report".
Ciò che rende questa intelligenza artificiale particolarmente minacciosa per i concorrenti americani è il suo modello economico. Stando alle dichiarazioni dell'azienda, l'addestramento di uno dei suoi modelli recenti è costato circa 5,6 milioni di dollari, pochissimi rispetto ai costi stimati di OpenAI e Meta, che vanno dai 100 milioni al miliardo di dollari.
Lo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, ha riconosciuto i meriti di DeepSeek, definendo il suo modello R1 "impressionante... particolarmente per ciò che riescono a offrire rispetto al prezzo". Un riconoscimento significativo che conferma come l'azienda cinese stia rapidamente guadagnando terreno sui leader di mercato.
Il successo di DeepSeek ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale, non sono negli Stati Uniti ma anche in Italia, dove è stato bloccato in attesa di fare luce sulle pratiche di raccolta dati (ma è comunque accessibile). Alcune agenzie governative americane, tra cui la Marina, il Dipartimento della Difesa, il Dipartimento del Commercio e la NASA, hanno già limitato l'accesso alla piattaforma.
Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?