Jensen Huang sarebbe tra i maggiori evasori fiscali degli USA

Il CEO di Nvidia Jensen Huang e sua moglie Lori sarebbero tra i maggiori evasori fiscali negli Stati Uniti, almeno secondo un'inchiesta del New York Times.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il CEO di Nvidia Jensen Huang e sua moglie Lori sarebbero tra i maggiori evasori fiscali negli Stati Uniti, almeno secondo un'inchiesta del New York Times. Huang, decimo uomo più ricco d'America con un patrimonio di 127 miliardi di dollari, avrebbe messo in atto una serie di strategie legali per ridurre di circa 8 miliardi le tasse di successione che la sua famiglia dovrà pagare in futuro.

Le tecniche utilizzate dai coniugi Huang per minimizzare l'imposta di successione del 40% sono "diffuse tra i super ricchi", ma è interessante vedere i numeri rivelati per un CEO così iconico del settore tech. Il rapporto del NYT delinea tre principali strategie attualmente impiegate per tagliare drasticamente le future tasse di successione.

L'aspetto più sorprendente è che tutte queste pratiche sono compeltamente legali.

Nel 2012 i Huang hanno trasferito 584.000 azioni Nvidia in un trust irrevocabile. Inizialmente valevano 7 milioni di dollari, ora circa 3 miliardi. Grazie alla natura del trust, denominato "I Dig It", le tasse su queste azioni saranno probabilmente solo "poche centinaia di migliaia di dollari" invece del 40% previsto.

Nel 2016 hanno aggiunto quattro grantor-retained annuity trusts (GRATs). Le azioni inserite in questi veicoli d'investimento valevano originariamente 100 milioni di dollari ma ora superano i 15 miliardi. Anche in questo caso, i GRATs permetteranno di risparmiare milioni in tasse di successione.

Infine, la Jen Hsun & Lori Huang Foundation consente al CEO di Nvidia di effettuare donazioni deducibili per spostare il reddito imponibile sotto determinate soglie a suo vantaggio. Alla morte del donatore, tutti i fondi possono passare agli eredi senza tasse di successione.

Secondo il NYT, pratiche finanziarie come quelle delineate sono così diffuse che i 120 miliardi di dollari all'anno che il governo statunitense dovrebbe ricavare dall'imposta di successione sono quattro volte l'importo ricevuto lo scorso anno. In teoria, i cittadini comuni dovranno contribuire di più per compensare l'elusione fiscale dei miliardari, altrimenti i servizi pubblici e gli investimenti dovranno essere ridimensionati.

Pur non violando alcuna legge, queste strategie di pianificazione fiscale sollevano parecchi interrogativi sull'equità del sistema e sull'impatto che hanno sulle entrate pubbliche destinate a finanziare servizi essenziali per la collettività.

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