Gigabyte vuole posizionare questa scheda nella fascia dei 120 euro, ma cercando questo prodotto online si trovano prezzi leggermente superiori – almeno nel momento in cui scriviamo questo articolo.
Su questa scheda non ci sono molti controller aggiuntivi, ma il pannello I/O è piuttosto ricco con quattro porte USB 3.0 native e altrettante USB 2.0. È invece (probabilmente) pensato per i giocatori il controller Ethernet E2201 di Qualcomm.
La maggior parte dei giocatori non vorrà portare lo slot x16 centrale a x4. Gigabyte ne è senz'altro consapevole e forse per questo ha collegato le sedici linee della CPU solo agli slot x16 1 e 2. Come nel caso dei prodotti concorrenti ciò significa x16-x0 oppure x8-x8, a seconda che si usi una oppure due schede grafiche. Il terzo slot invece è differenze, trattandosi di un PCIe 2.0.
Delle otto linee PCIe 2.0 fornite dal chipset solo quattro vanno agli slot, e se s'inserisce una scheda x4 (o migliore) nello slot x16 inferiore si disabilitano tre slot x1. Sarebbe preferibile inserire una scheda x1 in questa posizione, quindi, senza sacrificare connettività. Ecco perché la Z97X-Gaming 5 ha due switch PCIe aggiuntivi, più o meno in mezzo.
Due dei percorsi PCIe rimanenti alimentano lo slot M.2 oppure il cavo SATA Express, un altro è dedicato al controller di rete e infine ce n'è uno che gestisce il bridge PCIe to PCI.
Arrivati a questo punto di solito ci soffermiamo sul layout e in particolare su eventuali problemi ma, come con le schede di ASRock e Asus, la Gigabyte Z97X-Gaming 5 non vanta particolari avanzamenti nella progettazione né fa emergere particolari problemi. Il connettore audio del pannello frontale è un po' troppo vicino all'angolo basso posteriore per i cavi di alcuni case, ma è un problema comune anche a molti concorrenti e ormai praticamente irrilevante.
Nella confezione della Z97X-Gaming 5 troviamo anche un bridge SLI flessibile, quattro cavi SATA, un coperchio I/O e un badge per il case.