Intel è tornata a parlare di laptop, questa volta concentrandosi sulle prestazioni delle soluzioni equipaggiate con processori Tiger Lake di undicesima generazione. Il focus dell'approfondimento sono state le performance con alimentazione a batteria, scenario dove questi prodotti sarebbero ben superiori ai concorrenti dotati di CPU AMD Ryzen 4000U.
Facciamo subito una premessa: quanto vi riportiamo è stato scoperto da Intel dopo alcuni test effettuati internamente. Al momento vi riportiamo solamente quanto dichiarato dalla casa di Santa Clara, ma in redazione abbiamo a disposizione due notebook, uno equipaggiato con Intel Core i7-1185G7 (MSI Prestige 14 Evo) e uno con AMD Ryzen 7 4700U (Lenovo Yoga Slim 7). Nelle prossime settimane effettueremo anche noi dei test, per capire effettivamente come si comportano in questi scenari i processori delle due società.
Intel ha voluto portare all'attenzione dei giornalisti questo confronto in quanto, secondo alcuni studi interni effettuati di recente, il 70% degli utilizzatori di laptop lavora in diversi ambienti della casa, con il portatile che non è quasi mai collegato a una presa. Nella maggior parte dei casi questi utenti utenti usano software di produttività da ufficio come la suite Microsoft Office, navigano in rete con il browser e usufruiscono e creano contenuti multimediali.
Le prestazioni in questi scenari sono, secondo Intel, il criterio con cui bisognerebbe decidere se acquistare un laptop con processore Intel o AMD. Per dimostrare come le proprie soluzioni si adattino meglio a questi casi d'uso, l'azienda ha effettuato alcuni test per misurare le prestazioni reali di dieci notebook, cinque con processore Tiger Lake e cinque con Ryzen 4000U. Nel confronto sono state incluse le intere famiglie di CPU, dal Core i3 al Core i7 e dal Ryzen 3 al Ryzen 7.
I portatili in questione sono stati testati con tutte le impostazioni di fabbrica, fatta eccezione per la luminosità, impostata a 200 nit su tutti i modelli presi in esame. Guardando ai risultati dei benchmark, si nota che in media i notebook Ryzen hanno una durata della batteria maggiore, ma al costo di prestazioni inferiori.
Per i propri benchmark Intel ha sfruttato dei software in grado di simulare carichi reali, così da rispecchiare il più possibile lo scenario descritto sopra. Tra questi troviamo PCMark 10 (test Applications), WebXPRT v3 (browser Edge) e SYSmark 25. Intel ha poi effettuato anche altri test come il salvataggio di una presentazione PowerPoint in PDF, l'importazione di grafici Excel in Word, la conversione di un documento Word in PDF e il merge di mail con Outlook.
Qui sopra potete vedere i risultati dei vari test. Dai grafici forniti da Intel possiamo notare due cose: la prima è che le prestazioni calano sui notebook AMD quando non sono collegati alla presa, anche in maniera importante (-38% su PCMark 10, -48% su WebXPRT), a differenza di quanto accade sulle soluzioni Intel. La seconda cosa è che tutti i processori AMD offrono circa le stesse prestazioni, annullando di fatto le differenze tra Ryzen 3, Ryzen 5 e Ryzen 7.
Intel ha cercato di capire il motivo di questo comportamento, giungendo alla conclusione che, quando alimentati a batteria, i processori Ryzen 4000 mobile ritardano e limitano il burst di prestazioni che c'è quando sono collegati alla presa elettrica, causando un peggioramento delle performance. Curiosamente, questo calo non si registra in Cinebench R20.
In conclusione quindi Intel sostiene che i portatili con processori Tiger Lake siano migliori, quantomeno in questi casi d'uso, in quanto offrono circa le stesse prestazioni sia collegati alla presa che alimentati a batteria, a differenza di quanto fatto dalle soluzioni AMD. Come detto in apertura, nelle prossime settimane effettueremo anche noi dei test con i notebook che abbiamo a disposizione e vi racconteremo come si comportano nei nostri benchmark.
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