Intel svelerà XeSS e il suo approccio al ray-tracing alla GDC 2022

Intel dedicherà un evento alla GDC 2022 per svelare XeSS e il suo approccio all'implementazione del ray tracing nelle schede Arc Alchemist.

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a cura di Gabriele Giumento

Intel approfitterà della Games Developers Conference 2022 per svelare più dettagli sulla sua attesa famiglia di GPU Arc Alchemist. Nel programma, sono previste diverse sessioni relative alla tecnologia proprietaria per il supersampling XeSS e al ray-tracing. Una sessione dedicata a quest'ultimo argomento è intitolata "A Quick Guide to Intel's Ray-Tracing Hardware" e spiegherà il modo in cui l'azienda vuol implementarne la tecnologia nelle nuove schede.

Nonostante la descrizione dell'evento non aggiunga molti dettagli, questa non è affatto priva di curiosità che sollevano ulteriori domande. Trattandosi di una presentazione GDC, la sessione offrirà una visione tecnica dall'alto dell'approccio Intel, spiegando perché questa è stata pensata per un'adozione futura del path-tracing.

Il path-tracing è una tecnologia simile al ray-tracing, ma è stata teorizzata alcuni anni dopo, nel 1986 da James Kajiya, nel suo articolo The Rendering Equation. È stata presentata come soluzione per risolvere i limiti della tecnica di render del ray-tracing (già teorizzato quasi due decenni prima, nel 1968). Nel ray-racing infatti, un singolo raggio di luce, dopo aver colpito un oggetto, può generare altre decine di raggi (questi a loro volta possono generarne ulteriori decine), ciò comporta un notevole carico di lavoro, nonché un'importante riduzione delle prestazioni ogni volta che la luce rimbalza fra gli oggetti, diminuendo progressivamente la qualità dell'immagine e della simulazione della luce.

Il path-tracing pone un limite alla generazione dei raggi: ogni raggio può rimbalzare una volta sola e in direzione casuale. Quest'ultima è fornita dall'algoritmo Monte Carlo, che eliminando la necessità di rimbalzi esponenziali accelera il processo di ray-tracing, semplificandone l'operazione in cambio di una piccola probabilità che il risultato finale del render sia meno accurato rispetto un'immagine realizzata interamente con il ray-tracing, riducendo i costi in termini di risorse hardware.

Sebbene Intel non adotterà da subito questo interessante approccio, le basi sono già radicate nell'architettura delle schede video Arc Alchemist. In maniera simile ad Nvidia, è probabile che l'azienda di Santa Clara fornisca agli sviluppatori una panoramica dell'hardware dedicato all'accelerazione ray-tracing, fornendoci un'idea riguardo a fino a dove potrebbe arrivare la prima generazione dell'implementazione Intel.

Rinforzando lo sviluppo della tecnologia e i rapporti con gli sviluppatori attraverso diverse assunzioni di figure professionali, la società ha collaborato con IO Interactive per una prima dimostrazione che avverrà all'evento GDC di quest'anno su Hitman 3. Intel ha inoltre annunciato che sfrutterà la libreria open source VulkanRT per facilitare l'integrazione della sua tecnologia di ray-tracing agli sviluppatori di terze parti. Resta da vedere se questo sarà sufficiente, dato che né NvidiaAMD rimarranno con le mani in mano, tuttavia le cose sembrano molto promettenti per Intel.

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