Risultati: Storage Suite v1.0, PCMark 7 e test scrittura

Intel ha presentato una nuova famiglia di SSD mSATA basata sul controller SandForce di seconda generazione. Chiamata SSD 525, offre buone prestazioni, 5000 cicli di programmazione e cancellazione e cinque anni di garanzia. I prezzi tuttavia sono un po' alti.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: Storage Suite v1.0, PCMark 7 e test scrittura

Storage Bench v1.0

La nostra traccia Storage Bench integra tutte le operazioni di I/O registrate nel corso di due settimane di funzionamento. Ripetere questa sequenza serve a catturare le prestazioni in numeri davvero intuitivi anche a un primo sguardo. Il tempo di idle viene cancellato, lasciando all'analisi solamente il tempo in cui ogni drive è impegnato con comandi host. Prendendo quel valore e l'ammontare dei dati scambiati durante la traccia, arriviamo a ottenere un data rate medio (in MB/s) che possiamo usare per confrontare i drive.

L'SSD 525 da 240 GB supera di 20 MB/s il modello 520. L'incremento prestazionale è figlio del firmware LLKi, dato che i due SSD Intel sono per larga parte identici. Rinnovare le routine di garbage collection per avere migliori prestazioni in stato di equilibrio ha un effetto beneficio, poiché la quantità di dati scritti dalla nostra traccia è sufficiente per porre la maggior parte degli SSD in uno stadio prestazionale inferiore.

Gli SSD 525 da 120 e 180 GB riescono a raggiungere prestazioni di primo piano, ma non tengono il passo dei concorrenti. L'unico prodotto sotto i 200 GB capace di battere gli SSD di capacità media è il Samsung 840 Pro da 128 GB. In tutta onestà, però, è anche più veloce dell'SSD 525 da 240 GB.

I modelli meno capienti della famiglia Lincoln Crest danno sia buone che cattive notizie.

Il modello da 60 GB, alle prese con la nostra traccia, è veloce quasi quanto la concorrenza da 120/128 GB con memoria NAND asincrona. La notizia ci dovrebbe rendere felici, se non fosse che le soluzioni di Intel costano quanto i drive più capienti. Bisogna infatti considerare che Intel ha stabilito un prezzo elevato per le soluzioni mSATA entry-level.

Non sorprende vedere l'SSD 525 da 30 GB in ultima posizione. Considerando la sua capacità, ce lo saremmo aspettati. Il drive va in panne con questa traccia, che è composta da troppi dati per essere gestita bene da una soluzione da 30 GB. Tutto considerato la versione meno capiente dell'SSD 525 può essere una buona soluzione per il caching.

PCMark 7

Anche PCMark 7 si basa su una traccia come il nostro Storage Bench v1.0. Il test adotta un sistema di punteggi basati sulla media geometrica per generare un risultato composto, quindi non abbiamo a che fare con i megabyte al secondo come in altre situazioni. Mille punti separano la parte alta da quella bassa, ma questo racchiude una differenza di gran lunga maggiore rispetto a quella indicata dal punteggio.

Generalmente, le classifiche non cambiano molto tra Storage Bench v1.0 e Futuremark PCMark 7. Gli SSD 525 da 120 e 180 GB continuano a lottare tra loro, anche se stavolta sono più vicini al vertice. Il modello da 60 GB se la vede con le soluzioni da 60/64 GB e quello da 30 GB è in ultima posizione. Il portabandiera da 240 GB di Intel è tre posizioni sopra l'SSD 520 di eguali dimensioni. Il Samsung 840 Pro è troppo veloce per tutti, occupando i primi due posti della classifica.

Test di scrittura

Realizzare test di scrittura reali permette di illustrare alcuni dei vantaggi attribuibili al parallelismo e alla compressione di dati in tempo reale. Usiamo una copia della cartella di World of Warcraft. La collezione di file da 26,2 GB e le cartelle includono un mix di dati con diversi livelli di entropia. Archiviare l'intera gerarchia porta a un rapporto di compressione del 63%, il che significa che il file ZIP risultante ha una grandezza pari al 63% della cartella originale.

I dati di gioco e i filmati interni sono già compressi in modi diversi, quindi i drive basati su controller SandForce potrebbero avere problemi, mentre altre parti sono più facili da comprimere.

L'SSD 525 da 30 GB fa fatica e richiede 4:52 per completare l'operazione, ovvero 92 secondi in più dell'SSD 310 di Intel. Il modello da 60 GB impiega la metà, ed è a tre secondi dall'm4 da 64 GB. Gli SSD 525 da 120 e 180 GB si comportano molto bene e si trovano tra l'SX3000 di Adata e l'm4, entrambi da 256 GB. Infine, l'SSD 525 di punta batte il capiente degli m4 di un altro 15%, occupando il vertice della classifica. L'SSD 525 più capiente ha il vantaggio di offrire velocità maggiori con scritture comprimibili rispetto alla concorrenza, rafforzato dal fatto che non ha la necessità di scrivere più dati sulla memoria flash.

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