Introduzione
Dei tanti progressi visti negli anni nel settore degli SSD, quello che forse abbiamo più apprezzato è la libertà dei produttori di realizzare soluzioni in formati che non sono legati agli hard disk. I dischi rigidi da 2,5 e 3,5 pollici sono decisamente diffusi, ma in un mondo dominato da prodotti sempre più sottili, ridurre le dimensioni degli hard disk tradizionali è sempre più un problema.
La possibilità d'inserire memoria non volatile in qualsiasi tipo di package fisico permette ai dispositivi mobile di mantenere le informazioni al sicuro, ad esempio sia su schede microSD grandi come un francobollo che su dispositivi velocissimi, discretamente capienti e che non impattano sullo spessore complessivo. Anche i server più grandi godono della maggiore densità della memoria – senza parlare del favorevolissimo rapporto consumo/prestazioni – rispetto ai supporti rotanti.
Oggi una "piccola cricca di produttori" realizza tutta la memoria NAND disponibile sul mercato, mentre LSI SandForce e Marvell progettano la maggior parte dei controller distribuiti. Fortunatamente, c'è ancora abbastanza varietà ma se non bastasse, anche i formati sono in piena evoluzione.
Tablet x86, prodotti come NUC e i PC all-in-one necessitano tutti di archiviazione basata su memoria NAND Flash. Per questo Intel ha recentemente introdotto una nuova famiglia di SSD mSATA con interfaccia a 6 Gb/s, in modo da rispondere alla crescente domanda di SSD di piccole dimensioni.
Faccia a faccia con gli SSD 525
In redazione è arrivato un quintetto di SSD 525 (nome in codice Lincoln Crest), che ci consente di esaminare le prestazioni delle versioni da 30, 60, 120, 180 e 240 GB. Nonostante il nome, gli SSD 525 sono ancora in larga parte simili all'SSD 520, ma sono offerti in un form factor mSATA e hanno a bordo il nuovo firmware LLKi. La serie precedente rappresentava il primo frutto della collaborazione tra Intel e SandForce, fondata sul controller SF-2281 e un firmware dedicato. L'SSD 520 includeva memoria NAND Flash MLC sincrona a 25 nanometri altamente selezionata. Con Lincoln Crest Intel mantiene questa tradizione.
Il modello da 30 GB è particolarmente interessante secondo noi perché è stato "disarmato", infatti integra sul PCB solo quattro die da 64 Gb. In pratica i canali popolati dell'SF-2281 sono solo quattro: in base alle prestazioni non certamente esaltanti raggiunte dagli SSD da 60/64 GB con otto die di memoria da 64 Gb, siamo decisamente curiosi di saggiare il comportamento della nuova unità disponibile a 53 dollari.
Popolare ogni canale del controller SF-2281-VB1-SDC non significa però accedere alle massime prestazioni: l'interleaving è più importante. I modelli da 30 e 180 GB non usano tutti e otto i canali. La versione da 30 GB ne popola solo quattro senza interleaving, mentre quella da 180 GB ne usa sei. Ogni canale dedicato ha bisogno di un paio di die per suddividere le operazioni, ridurre la latenza e aumentare la velocità. Nel controller 2281 l'interleaving a quattro vie offre prestazioni ottimali.
Intel SSD 525 (mSATA) | Flash totale | Numero Die | Canali/Interleaving | NAND Part No. |
---|---|---|---|---|
30 GB | 32 GB | 4 | 4x1 | 29F64G08LCME2 |
60 GB | 64 GB | 8 | 8x1 | 29F16B08MCME2 |
120 GB | 128 GB | 16 | 8x2 | 29F32B08NCME2 |
180 GB | 192 GB | 24 | 6x4 | 29F64B08PCME1 |
240 GB | 256 GB | 32 | 8x4 | 29F64B08PCME1 |
Quindi, riferendoci alla tabella sopra, il drive da 240 GB dovrebbe facilitare prestazioni di picco con tutti e otto i singoli canali suddivisi su quattro die. Nel caso dell'SSD 525 da 30 GB ci aspettiamo un calo delle prestazioni evidente. Il modello da 180 GB dovrebbe essere però quello più deludente.
È importante notare che i ventiquattro die su sei canali della soluzione da 180 GB, con un interleaving 4x, sono una configurazione praticamente identica all'uso di otto canali con interleaving 3x. Il punto? Non è detto che la velocità sia inferiore laddove non vengano usati tutti i canali disponibili. Nei moderni controller tutto si riduce all'interleaving, specie nel caso dello scalabile SF-2281.