Intel riparte da Foundry: produrrà chip per Amazon e avrà più libertà

Gelsinger ha condiviso una nota con i dipendenti dove delinea il futuro dell'azienda, che sta affrontando diverse sfide.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Il CEO di Intel Pat Gelsinger ha condiviso con i dipendenti gli esiti dell'ultimo incontro del consiglio di amministrazione, delineando le prossime mosse dell'azienda. Le decisioni prese mirano a incrementare l'efficienza, migliorare la redditività e aumentare la competitività di Intel sul mercato. 

Grandi novità per Intel Foundry

Innanzitutto, Intel ha annunciato un'espansione della collaborazione strategica con Amazon Web Services (AWS). L'accordo prevede un co-investimento per la progettazione di chip personalizzati e un contratto pluriennale del valore di miliardi di dollari per la produzione di prodotti e wafer da parte di Intel.

In particolare, Intel Foundry produrrà un chip per IA per AWS utilizzando il processo Intel 18A. Verrà inoltre realizzato un chip Xeon 6 personalizzato con il processo Intel 3, basandosi sulla partnership esistente per la produzione di processori Xeon Scalable per AWS.

Si tratta del primo cliente veramente importante per Intel Foundry, che d'ora in avanti godrà anche di maggior libertà. Intel prevede infatti di renderla una sussidiaria indipendente all'interno dell'azienda. Questa struttura di governance completerà il processo avviato all'inizio dell'anno con la separazione del P&L e del reporting finanziario tra Intel Foundry e Intel Products.

La struttura di sussidiaria fornirà ai clienti e fornitori esterni della fonderia una separazione e indipendenza più chiare dal resto di Intel. Inoltre, darà maggiore flessibilità per valutare fonti di finanziamento indipendenti e ottimizzare la struttura del capitale di ciascuna attività.

Come riportato nelle scorse ore, Intel ha anche ottenuto un finanziamento diretto fino a 3 miliardi di dollari nell'ambito del Chips and Science Act per il programma Secure Enclave del governo statunitense. L'obiettivo è espandere la produzione nazionale di semiconduttori avanzati per le esigenze governative. 

Nonostante le buone notizie per Foundry, Intel sta adottando un approccio più flessibile ed efficiente all'espansione della capacità produttiva: gli impianti in Polonia e Germania sono stati rinviati di circa 2 anni, durante i quali il loro completamento sarà letteralmente "messo in pausa", in favore della nuova Fab dedicata al packaging in Malesia. L'azienda ha confermato anche gli investimenti nelle Fab in Arizona, Oregon, New Mexico e Ohio.

Riorganizzazione del portafoglio prodotti

Intel sta intraprendendo poi azioni per rafforzare e semplificare il proprio portafoglio prodotti:

  • Massimizzazione del valore della franchise x86 nei mercati client, edge e data center;
  • Focalizzazione degli investimenti AI sul segmento enterprise e sull'inferenza efficiente a costi ridotti;
  • Spostamento delle divisioni Edge e Automotive in CCG (Client Computing Group);
  • Focalizzazione di NEX su networking e telco;
  • Integrazione di Integrated Photonics Solutions in DCAI;
  • Integrazione del business Software and Incubation nelle unità di business principali.

Efficientamento della struttura aziendale

Intel sta procedendo con il piano di riduzione dei costi annunciato ad agosto, che prevede il licenziamento di 15.000 dipendenti, la riduzione o dismissione di circa due terzi del patrimonio immobiliare globale entro fine anno e la vendita di parte della partecipazione in Altera per generare liquidità.

Il CEO Gelsinger ha sottolineato che si tratta della trasformazione più significativa di Intel negli ultimi 40 anni, paragonabile al passaggio dalle memorie ai microprocessori. L'obiettivo è rendere Intel "un motore di efficienza operativa e performance finanziarie costruito per vincere sul mercato".

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