Intel: quattro ex membri del CDA ipotizzano come potrebbe uscire dalla crisi

L'unica via possibile, così dicono. Ma sarà davvero l'unica scelta? Quando le alternative sembrano esaurite, è il momento di cercare nuove soluzioni.

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a cura di Andrea Maiellano

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Intel dovrebbe separarsi in due entità per superare l'attuale crisi, almeno secondo l'opinione di quattro ex membri del consiglio di amministrazione.

In un articolo pubblicato su Fortune, David Yoffie, Reed Hundt, Charlene Barshefsky e Jim Plummer sostengono che l'azienda dovrebbe scindere le operazioni di produzione da quelle di progettazione dei chip.

Intel è l'unica azienda americana che produce chip logici avanzati su larga scala.

Gli ex dirigenti ritengono che questa mossa potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro di Intel e per la sicurezza nazionale americana nel settore dei semiconduttori. Negli ultimi anni, Intel ha accumulato perdite per 5,87 miliardi di dollari e fatica a competere con TSMC nella produzione di chip all'avanguardia.

Secondo gli ex-amministratori, la divisione in due società indipendenti permetterebbe alla parte produttiva di Intel di attrarre più clienti terzi, che attualmente sono riluttanti ad affidarsi a un concorrente diretto. Allo stesso tempo, l'unità di progettazione potrebbe concentrarsi sullo sviluppo di nuovi prodotti senza il peso degli enormi investimenti nella produzione.

Gli ex membri del CdA, infine, suggeriscono al governo americano di utilizzare i fondi del CHIPS Act come leva per spingere Intel verso questa scissione e sostengono che sia fondamentale agire rapidamente per evitare che gli Stati Uniti perdano ulteriormente terreno nel settore dei semiconduttori.

I quattro ex-amministratori sottolineano come la dipendenza degli USA da TSMC, concentrata principalmente a Taiwan, rappresenti un rischio geopolitico e per la catena di approvvigionamento. Mantenere capacità avanzate di produzione di semiconduttori sul suolo americano è considerato cruciale per la competitività in settori strategici come l'intelligenza artificiale e le tecnologie per la difesa.

Il piano proposto prevede di separare la divisione fonderia di Intel dalla parte di progettazione dei prodotti, in modo simile a quanto fatto da AMD nel 2009 con la creazione di GlobalFoundries. L'unità di progettazione di Intel dovrebbe stipulare un contratto di fornitura a lungo termine con la nuova fonderia indipendente, per garantirne la stabilità iniziale.

Gli ex dirigenti ritengono che questa mossa permetterebbe alla fonderia di Intel di competere più efficacemente e di offrire un'alternativa cruciale a TSMC per la produzione di chip avanzati, migliorando la sicurezza della catena di approvvigionamento globale.

Nonostante i potenziali benefici, la proposta di scissione presenta notevoli sfide. L'esempio di GlobalFoundries, citato dagli autori, mostra come una fonderia indipendente possa faticare a raggiungere la redditività.

GlobalFoundries ha accumulato perdite per oltre 22 miliardi di dollari tra il 2009 e il 2021, ed ha dovuto abbandonare lo sviluppo dei nodi più avanzati nel 2018 per contenere i costi. Con più fabbriche e progetti di GlobalFoundries, una fonderia Intel indipendente potrebbe incorrere in perdite ancora maggiori.

Inoltre, se l'unità di progettazione di Intel decidesse di produrre più chip presso TSMC per rimanere competitiva, la nuova fonderia indipendente potrebbe trovarsi in seria difficoltà. D'altra parte, un accordo esclusivo di fornitura potrebbe rendere i prodotti Intel non competitivi rispetto a quelli dei rivali prodotti da TSMC.

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