Nel corso della conferenza Evercore ISI TMT, il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha parlato della situazione dell'azienda inerente al mercato dei data center almeno sino al 2026. In particolare, si prevede una diminuzione almeno sino al 2023, mentre le cose dovrebbero migliorare nel 2025 e 2026. Gelsinger ha affermato:
Prevediamo che, nel complesso, il nostro business dei data center crescerà ogni anno, man mano che andremo avanti. Come abbiamo detto, il Q2 e il Q3 rappresentano il punto più basso, ma crediamo che continueremo a perdere quote almeno fino al prossimo anno.La concorrenza ha troppo slancio e noi non siamo stati all'altezza, quindi ci aspettiamo un calo. L'attività sarà in crescita, ma ci aspettiamo che continuino a esserci perdite di quote. Non riusciremo a tenere il passo con la crescita complessiva del TAM fino a quando, nel corso del 2025 e del 2026, non inizieremo a riguadagnare quote. Ora, ovviamente, nel 2024 pensiamo di essere competitivi, mentre nel 2025 ci riprenderemo la leadership indiscussa con i nostri transistor e la nostra tecnologia di processo.
Gelsinger ha fatto riferimento ai chip Sapphire Rapids, in arrivo nel 2023, che, sebbene siano "migliori delle alternative AMD" in termini di potenza e prestazioni, non offrono un vero e proprio balzo di qualità per rallentare l'avanzata di AMD. In futuro, le soluzioni Sierra Forest forniranno core ottimizzati per la massima efficienza energetica e una maggiore densità, in modo da catturare anche l'interesse di coloro più orientati verso le soluzioni ARM.
Gelsinger ha aggiunto che l'azienda probabilmente chiuderà anche altre attività, così come recentemente accaduto con le memorie Optane, in modo da concentrarsi sulle sue competenze principali. Queste sono state le sue parole:
Ebbene, chiuderò quella dannata porta e resteremo fuori dal settore delle memorie per ripulire la nostra strategia commerciale. Abbiamo anche altre aziende che probabilmente abbandoneremo, perché continueremo a concentrarci sui nostri punti di forza.