Intel si prepara ad affrontare una delle più drastiche ristrutturazioni della sua storia recente. Secondo un'indiscrezione riportata da Bloomberg, il colosso annuncerà questa settimana il taglio di oltre 21.000 posti di lavoro, una riduzione che rappresenta circa il 20% della sua forza lavoro complessiva.
Il drastico ridimensionamento arriva in un momento particolarmente delicato per Intel, con la presentazione imminente dei risultati finanziari del primo trimestre 2025. La conference call con gli investitori sarà guidata dal nuovo CEO Lip-Bu Tan, subentrato a Pat Gelsinger nel corso dello scorso anno. Tan si trova ora di fronte alla sfida di risollevare le sorti di un'azienda che ha perso circa il 67% del proprio valore azionario negli ultimi cinque anni, un declino che evidenzia le profonde difficoltà strutturali affrontate in questo periodo.
Questi licenziamenti di massa non rappresentano un'iniziativa isolata, ma si inseriscono in un più ampio piano di ristrutturazione aziendale. Secondo le fonti citate da Bloomberg, il nuovo amministratore delegato punta a snellire la gestione manageriale e a ricostruire una cultura aziendale fortemente orientata all'ingegneria e all'innovazione. Un cambio di rotta che Tan ritiene necessario per riportare l'azienda alla competitività perduta nel settore dei semiconduttori.
Va sottolineato che questa nuova ondata di licenziamenti segue un precedente taglio di 15.000 posti di lavoro annunciato ad agosto 2024, quando l'organico complessivo contava circa 108.900 dipendenti. La riduzione complessiva della forza lavoro in meno di un anno si attesterà quindi a circa 36.000 unità, un numero che dà la misura della portata del ridimensionamento in atto.
Il nuovo CEO ha avviato una profonda revisione del portafoglio aziendale, scorporando diversi settori considerati non strategici per il core business. Un esempio recente di questa strategia è la cessione del 51% di Altera, divisione specializzata in semiconduttori, al fondo di private equity Silver Lake, operazione conclusa all'inizio di aprile. Questo dimostra come la nuova dirigenza stia cercando di focalizzare risorse ed energie sui segmenti ritenuti più promettenti.
Contattata per un commento sulla notizia dei licenziamenti, Intel non ha fornito nell'immediato alcuna risposta ufficiale. Gli analisti attendono con particolare interesse la comunicazione dei risultati trimestrali, che potrebbe fornire ulteriori dettagli sul piano di ristrutturazione e sulle strategie che l'azienda intende adottare per recuperare terreno rispetto ai concorrenti che negli ultimi anni hanno eroso significativamente le sue quote di mercato.
La crisi di Intel riflette i profondi cambiamenti avvenuti nel settore tecnologico nell'ultimo decennio, con l'emergere di nuovi protagonisti nel mercato dei processori e un'accelerazione nell'innovazione che ha visto l'azienda di Santa Clara faticare a mantenere il passo. Il successo del piano di Tan dipenderà dalla capacità di riportare l'azienda alla sua antica vocazione innovativa, bilanciando i necessari tagli con investimenti mirati in ricerca e sviluppo.
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