La situazione attuale nel mercato processori

All'IDF, Intel ha parlato della prossima generazione Conroe. Mentre si aspetta la sua presentazione, Intel introduce l'ultimo processore Extreme Edition con architettura NetBurst e frequenza 3.73GHz. Riuscirà l'Extreme Edition 965 a scalzare dal trono l'Athlon 64 FX-60?

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

La situazione attuale nel mercato processori

I processori Extreme Edition supportano la tecnologia Hyperthreading che, come riportato in passato, permettono al core di agire come se fosse composto da due core virtuali. Questo aiuta a incrementare la reattività del sistema con i processori single core Pentium 4, ma non fa la differenza con i double core Extreme Edition.

Sul mercato troviamo processori con uno o due core. I processori con due core (ed eventualmente quattro o più) rappresentano il futuro, poiché il sistema operativo può condividere il carico di lavoro tra tutti i core fisici disponibili, incrementando le prestazioni rispetto a qualsiasi aumento nella frequenza di clock. Le prestazioni delle applicazioni ottimizzate per il lavoro su più thread sono legate anche al numero dei core. Inoltre più core incrementano la reattività del sistema: il vostro sistema non vedrà più il mouse o la tastiera bloccati.

AMD propone sul mercato gli Athlon 64 e gli Athlon 64 X2, quest'ultimi dual core. Intel propone il Pentium 4 single core e il Pentium D dual core. Mentre i dual core di AMD consistono in un unico pezzo di silicio, Intel ha inserito due processori single core Pentium 4 all'interno del package 775 (serie Pentium D 900). Inoltre ogni core è dotato di una cache L2 individuale.

AMD usa un'interconnessione all'interno del chip, mentre i prodotti Intel usano il bus di sistema per ogni accesso ai dati interni al core. Inoltre AMD integra il controller di memoria nel processore, mentre Intel segue l'approccio classico integrando il controller di memoria all'interno del core logico della scheda madre. Con il progetto di AMD le latenze sono ridotte e le memorie sono più efficienti; e questa è una delle ragioni per cui gli Athlon 64 sono più veloci dei processori Pentium nella maggior parte dei benchmark. Inoltre l'integrazione e un processo produttivo più elaborato (Silicon on Insulator - SOI) aumentano chiaramente l'efficienza energetica rispetto ai sistemi Intel.

Leggi altri articoli