Nelle scorse ore, Intel ha voluto spiegare i motivi delle prestazioni sotto le aspettative della gamma di processori Arrow Lake, i primi Core Ultra ad arrivare su Desktop. Come forse ricorderete dalla recensione (che potete leggere qui), il top di gamma Core Ultra 9 285K non impressionava particolarmente in termini di performance nei giochi, dov'era perfino più lento del precedente Core i9-14900K.
Negli scorsi mesi, l'azienda ha indagato sulle cause delle prestazioni deludenti di Arrow Lake, identificando una serie di problemi. Inutile dire che Intel è già al lavoro su una soluzione, che include aggiornamenti del microcode, ma anche aggiornamenti di Windows, nonché modifiche ai firmware UEFI delle schede madre.
Il primo "gruppo di problemi", se così vogliamo chiamarlo, è legato al modo in cui lo scheduler del sistema operativo interagisce con i vari tipi di core CPU su Arrow Lake-S. Questo comportamento anomalo causa non solo prestazioni inferiori alle aspettative, ma anche una grande variazione tra i risultati del medesimo test; secondo quanto misurato da Intel, i maggiori problemi si registrano in single-thread e sulla memoria, la cui latenza aumenta anche del 50%.
Il tutto sembra essere dovuto a un difetto nella gestione dell'alimentazione tra il sistema operativo e il processore: in particolare, ci sono problemi con le impostazioni PPM in Windows 11 24H2, che portano a un calo di prestazioni tra il 6% e il 30%. La buona notizia è che, secondo quanto riportato, tutti questi problemi sono stati risolti con l'aggiornamento di novembre di Windows 11 24H2.
Altri problemi rilevati interessano l'Intel Application Performance Optimizer (APO), che non fornisce i miglioramenti di prestazioni previsti. Un'implementazione difettosa dell'APO a livello di sistema operativo ha fatto sì che le impostazioni PPM sui profili APO non venissero applicate correttamente; come se non bastasse, le prime versioni del BIOS delle schede madre non avevano l'APO abilitato di default, un'opzione che ha influito negativamente sulle recensioni. Questi problemi hanno causato una perdita di prestazioni dal 2% al 14% nei giochi con profili APO.
Ad essere influenzati negativamente sono stati anche i giochi che utilizzano Easy Anti-Cheat, dato che il programma causava una schermata blu all'avvio quando eseguiti su Windows 11 24H2. A questo proposito, Intel ha affermato di aver lavorato con Epic Games per distribuire una versione aggiornata del software agli sviluppatori, così da eliminare il problema.
L'ultimo "gruppo di problemi" è relativo a una combinazione di impostazioni predefinite errate nei programmi di configurazione UEFI delle schede madre. Oltre all'APO disabilitato, Intel ha rilevato una Compute Ring Frequency errata e una modalità Gear del controller di memoria integrato non ottimale. Questi problemi potrebbero influire sulle prestazioni dal 2% al 14%, ma l'azienda è al lavoro con i produttori di motherboard per rilasciare quanto prima BIOS aggiornati, che correggano queste impostazioni.
Infine, Intel ha annunciato l'aggiornamento del microcodice 0x114, che dovrebbe includere diversi "miglioramenti delle prestazioni". L'azienda afferma che questo aggiornamento dovrebbe portare a un "miglioramento percentuale delle prestazioni a una cifra" nei giochi, in media su 35 titoli testati. Ciò significa che il Core Ultra 9 285K dovrebbe risultare più veloce del Core i9-14900K e avvicinarsi alle prestazioni del Ryzen 7 9800X3D nei giochi.
Questo aggiornamento dovrebbe essere rilasciato a gennaio 2025, in concomitanza con l'espansione della gamma di processori desktop Core Ultra serie 200 con modelli da 65 W.