Intel, nuova fabbrica da 25 miliardi in Israele. Tutto tace per quella in Italia

Intel ha annunciato che costruirà una nuova fabbrica in Israele, investendo complessivamente 25 miliardi di dollari per la produzione di chip.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Intel ha annunciato nuovi piani per costruire una nuova fabbrica di produzione di semiconduttori, denominata Fab 38, in Israele. L’investimento sarà di 25 miliardi di dollari (il più grande mai visto nel paese da parte di un’azienda estera) e permetterà di costruire una fabbrica con litografia ultravioletta (EUV). Intel otterrà da Israele un finanziamento di 3,25 miliardi di dollari.

Fab 38 aprirà nel 2028 e sarà posizionata strategicamente, vicino alle attuali fabbriche situate nei pressi di Kiryat Gat, a poco più di 40km dalla Striscia di Gaza. La Fab 38 sarà operativa fino al 2035 e svolgerà un ruolo fondamentale nella diversificazione della catena di approvvigionamento, una strategia che Intel sta portando avanti costruendo fabbriche in Stati Uniti, Europa e Medio Oriente.

Attualmente Intel gestisce quattro siti di sviluppo e produzione in Israele e la nuova fabbrica dovrebbe generare anche diverse migliaia di posti di lavoro; l’attuale Fab 28 di Kiryat Gat impiega 12.000 persone e supporta, anche se indirettamente, altre 42.000 occupazioni.

Come ti consueto Intel non trascura l’ecosistema, impegnandosi ad acquistare beni e servizi per circa 16,6 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni da fornitori locali, così da far crescere in maniera importante l’economia della regione.

L’attuale Fab 28 viene usata per produrre chip con il processo Intel 7, mentre Fab 38 userà il successore del nodo 18A per la produzione; attualmente non ci sono dettagli in merito, ma è ancora presto per parlarne.

A proposito di fabbriche Intel, non ci sono aggiornamenti riguardo l’impianto che dovrebbe sorgere in Italia. Sia la società che il nostro governo non rilasciano dichiarazioni ormai da diversi mesi e, sebbene verso la fine di agosto il governatore del Veneto Luca Zaia avesse affermato che le trattative non erano interrotte, sono molte le voci secondo cui tutto finirà in un “nulla di fatto”. La speranza ovviamente è che le cose vadano a buon fine e che ci siano presto novità positive in questo senso.

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