Intel Nova Lake: addio LGA-1851, servirà il socket LGA-1954

I processori Nova Lake di Intel richiederanno il nuovo socket LGA-1954, rendendo incompatibili le attuali schede madri serie 800.

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a cura di Andrea Maiellano

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Intel si trova ad affrontare una sfida cruciale dopo il lancio controverso dei processori Arrow Lake nell'ottobre scorso. Le prestazioni reali di questi chip, soprattutto nel gaming, si sono rivelate significativamente inferiori rispetto alle promesse fatte durante la presentazione ufficiale, mettendo l'azienda sotto pressione per garantire che la prossima generazione Nova Lake non ripeta gli stessi errori. Ma per gli utenti che hanno recentemente investito nelle motherboard serie 800, le ultime indiscrezioni potrebbero rappresentare una doccia fredda: l'aggiornamento ai futuri processori Nova Lake potrebbe richiedere un esborso economico ben superiore alle aspettative.

Le recenti fughe di notizie provenienti da NBD e riportate da Videocardz hanno rivelato che Intel starebbe testando i CPU Nova Lake-S su una nuova piattaforma LGA-1954, destinata a sostituire l'attuale LGA-1851 introdotta appena lo scorso anno. Questo cambio di socket non sorprende gli osservatori più attenti del mercato, considerando che Intel ha storicamente seguito un modello di supporto che prevede il passaggio a un nuovo socket dopo due generazioni di processori desktop.

L'attuale socket LGA-1851, utilizzato dai Core Ultra 200 (Arrow Lake), supporterà probabilmente solo un'altra generazione di processori, ovvero i Core Ultra 300 (Arrow Lake Refresh) previsti per la fine di quest'anno. Per chi ha recentemente investito nelle schede madri serie 800, questa notizia significa che per passare ai Nova Lake-S, previsti per la seconda metà del 2026, sarà necessario acquistare una nuova motherboard compatibile con il socket LGA-1954.

Questa strategia, pur essendo in linea con le pratiche passate di Intel, risulta particolarmente frustrante per chi ha appena effettuato un upgrade di sistema con la speranza di mantenerlo aggiornato per più generazioni di processori. La vita utile della piattaforma LGA-1851 si profila quindi estremamente breve, con un ciclo di appena due anni prima dell'obsolescenza programmata.

Chi ha investito nelle motherboard serie 800 dovrà mettere in conto una nuova spesa per accedere alle innovazioni Nova Lake.

Il fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di strategie commerciali nel settore dei microprocessori, dove la compatibilità tra generazioni successive diventa spesso una discriminante importante nelle scelte d'acquisto dei consumatori. Mentre alcuni produttori puntano sulla longevità delle piattaforme, Intel sembra privilegiare un approccio di rinnovamento hardware più frequente, che stimola le vendite di nuovi componenti ma può scoraggiare chi cerca soluzioni a lungo termine.

Se da un lato la discontinuità del socket rappresenta una potenziale delusione, dall'altro le specifiche tecniche che emergono dai rumor sui processori Nova Lake promettono un significativo salto generazionale. Secondo le indiscrezioni, la configurazione di punta della serie Core Ultra 4 potrebbe vantare ben 52 core totali (16 P-core + 32 E-core + 4 LPE-core), un incremento impressionante rispetto ai 24 core dell'attuale Core Ultra 9 285K.

La gamma Nova Lake dovrebbe articolarsi in diverse varianti, tra cui un modello da 28 core (8 P-core + 16 E-core + 4 LPE core) e uno più contenuto da 16 core (4 P-core + 8 E-core + 4 LPE core). La configurazione massima da 52 core sarà apparentemente riservata ai processori desktop, mentre il modello da 28 core dovrebbe equipaggiare i laptop gaming della serie Nova Lake-HX.

Questo significativo aumento nel numero di core suggerisce che Intel stia puntando forte sul parallelismo per recuperare terreno nella competizione con AMD, che negli ultimi anni ha fatto della densità dei core uno dei suoi principali punti di forza. La strategia multi-core rappresenta un cambiamento importante per Intel, tradizionalmente più concentrata sulle prestazioni single-thread.

Per gli appassionati di tecnologia e i professionisti che necessitano di elevata potenza di calcolo, queste novità potrebbero giustificare l'investimento in una nuova piattaforma, nonostante la frustrazione per l'incompatibilità con l'hardware recentemente acquistato. Tuttavia, rimane da vedere se Intel riuscirà effettivamente a tradurre l'aumento del numero di core in prestazioni reali proporzionali, evitando così di ripetere le problematiche riscontrate con Arrow Lake.

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2 Commenti

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Ahahahahahahahahahahahahaha .. CVD, nella miglior tradizione "furtarola" di intel !!! LOL
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Ma dai, tanto valeva revisionare LGA-2011 in versione V4 così non serviva ridisegnare i supporti e magari mettere un bel 4 Channel con 48 canali PCI-E
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