Intel non può vendere le sue fonderie

Intel deve mantenere la proprietà della sua divisione Foundry per l'accordo con il CHIPS Act negli USA.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Intel sta affrontando "il periodo più difficile nei suoi 56 anni di storia", lottando con problemi legati alla sua divisione Foundry, una drastica caduta del prezzo delle azioni, licenziamenti massicci e controversie legate alle sue CPU desktop. Ciò nonostante, il gigante dei semiconduttori programmata di far diventare la divisione Foundry un'entità indipendente, pur mantenendo il controllo maggioritario.

Recentemente, il Governo degli Stati Uniti ha stipulato un accordo con Intel nell'ambito del CHIPS Act, per un valore di 7,86 miliardi di dollari, che impone all'azienda il mantenimento di una quota di controllo del 50.1% nel business delle fonderie. Questa mossa è cruciale per sostenere l'intento del CHIPS Act di rafforzare la produzione di semiconduttori negli USA, riducendo la dipendenza da fornitori stranieri.

Intel Foundry, pur diventando operativamente indipendente, continuerà a riferire al CEO di Intel, Pat Gelsinger, un passo ritenuto necessario per attrarre clienti diversi da Intel stessa. La separazione contabile permetterà inoltre a Intel di escludere dalle proprie finanze le perdite, che si contano in miliardi, generate da questa divisione.

Nonostante la nuova autonomia, un altro pilastro dell'accordo con il governo statunitense presuppone che Intel resti un cliente del suo ex ramo produttivo. Questo permetterà a Intel di continuare a sviluppare e realizzare chip per il Dipartimento della Difesa degli USA, un contratto che da solo vale fino a 3 miliardi di dollari.

In parallelo, le sfide non mancano: Intel si è rivolta a TSMC per la produzione di alcuni delle sue APU, GPU e acceleratori AI, indicando che la strada verso la completa autosufficienza è ancora lunga. Di fronte a questi imponenti cambiamenti, il mercato attende con interesse i prossimi movimenti di Intel, inclusa l'imminente uscita delle sue nuove GPU per desktop.

 

Considerando la storia di Intel, l'azienda è stata un pioniere dell'era digitale a partire dalla sua fondazione nel 1968. Non è solo un nome di riferimento nell'industria dei semiconduttori, ma ha svolto un ruolo chiave nell'evoluzione dei personal computer e dell'architettura dei microprocessori.

Una delle innovazioni significative di Intel fu l'introduzione del primo microprocessore commerciale nel mondo, l'Intel 4004, nel 1971. Questo componente ha letteralmente dato inizio all'era della moderna informatica distribuita.

Il settore tecnologico è in costante evoluzione e Intel ha sempre giocato un ruolo da protagonista nel plasmare il futuro dell'elettronica. Ciò nonostante, le sfide sono una componente inevitabile in un settore così dinamico e competitivo. Come qualsiasi grande entità, anche Intel ha attraversato alti e bassi, adattandosi continuamente per rimanere al passo con un mercato in rapidissima evoluzione.

Osservando il passato radioso e le sfide attuali di Intel, si può comprendere la resilienza e l'adattabilità necessarie per rimanere leader in un campo tanto tecnologicamente avanzato e strategico quale quello dei semiconduttori.

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