Queste schede madri, vicine alle revisioni finali, ottengono risultati nettamente migliori rispetto alle versioni preliminari che abbiamo recensito un paio di settimane fa. In particolare, nei nostri test l'Asus P5AD2-E ha convertito la caratteristica FSB1066 in un tangibile vantaggio. Gli altri produttori stanno ancora affinando le proprie motherboard, con l'obbiettivo di distribuire i prodotti finali prima di Natale.
Comunque la battaglia per le massime prestazioni ha perso chiaramente la propria velocità. Il nuovo P4 Extreme Edition, seppure leggermente più rapido, non fa segnare differenze significative rispetto ai modelli precedenti. In termine di velocità di clock, Intel con ha raggiunto il limite dell'attuale core Prescott. Questo è valido anche per il core Gallatin costruito a 130 nm; sarà difficile spremere frequenze più alte senza mettere a repentaglio le rese produttive.
Quindi la situazione tra AMD e Intel rimane invariata: quando si tratta di giocare, la famiglia Athlon 64 prende il sopravvento sui Pentium, in particolare i modelli FX. D'altro canto, i benchmark relativi a encoding audio/video e quelli sintetici sono tuttora dominati dai processori di Intel.
L'architettura a tre livelli di cache dei processori Extreme Edition non trae molto beneficio dalle maggiori velocità di FSB. La ragione è che questa piattaforma è progettata in modo che le prestazioni della CPU siano più indipendenti da quelle della memoria.
Chiunque sia interessato a comprare un sistema Intel dovrebbe puntare sul chipset 925XE. Ha lo stesso prezzo del 925X con FSB800, siccome sia 915P che 925X potrebbero rivelarsi un vicolo cieco con i prossimi aggiornamenti dei processori.
Infine, una critica per il prezzo di 999 dollari che caratterizza i processori Extreme Edition di Intel. La differenza in termini di prestazioni tra un EE e un processore "comune" e troppo ridotta per giustificare questa cifra faraonica.