Intel Ice Lake-SP, i test mostrano un IPC migliorato di oltre il 54%

Sono emersi alcuni risultati del benchmark Sandra legati ai nuovi Intel Ice Lake-SP, che mettono in mostra un IPC migliorato del 54%.

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a cura di Domenico Lancellotti

Dopo anni di attesa e ritardi i primi processori Intel ad alte prestazioni a 10nm sono entrati nella fase finale di test ed alcune informazioni cominciano a trapelare un po' ovunque.

I 10nm sono giunti sul mercato lo scorso anno ma su pochi modelli di CPU, relegati alla fascia mobile del mercato: Inizialmente sul Core i3-8121U, per poi scalare la classifica prestazionale con la serie Ice Lake-U.

Ora Intel sembra essere riuscita a superare i problemi di produzione per i modelli più potenti: Il modello rilevato dal benchmark SiSoft Sandra, in particolare, dovrebbe appartenere alla serie Ice Lake-SP ed essere dotato di 14 core e 28 thread.

La comparsa sui database di questo benchmark di solito avviene al completamento della fase iniziale di prototipazione, quando il clock e le specifiche della CPU sono ormai praticamente definitive.

Da quanto mostrato il processore in questione dovrebbe avere una frequenza base di 2GHz (la frequenza in turbo non è nota), 21MB di cache L3 e 17.5MB di cache L2.

Passando al test, nella sezione aritmetica la nuova CPU ottiene circa 360 GOPs, In MultiMedia 1.4Gpix/s mentre in crittografia 23GB/s.

La larghezza di banda della memoria (a 2666MHz) è 98.1GB/s. Considerando che durante il benchmark i 14 core hanno lavorato a soli 2 GHz si tratta di un risultato notevole: A titolo comparativo uno Xeon Gold 6132(con 14 core in configurazione dual-socket, per un totale di 28 core e 56 thread) fa segnare circa 750 GOPs, quindi circa 375 GOPs a parità di core, segnati a 3.2GHz. Si tratta a conti fatti di un incremento di circa il 54% dell’IPC, davvero notevole, ancor di più considerando i miglioramenti marginali degli ultimi anni.

La famiglia Ice Lake, basata su architettura Sunny Cove rappresenta quindi la prima radicale riprogettazione dell’architettura Core della casa di Santa Clara, con aspettative importanti per quanto riguarda gli incrementi prestazionali.

Oltre a questo, era già emerso un leak di Geekbench che mostra un successore dell’attuale linea server Intel Purley: Una CPU Whitley Lake.

L’appartenenza al settore server di questa CPU è evidenziata dal quantitativo mostruoso di RAM (e dalla presenza di Microsoft Server OS).

In particolare i 12 core e 24 thread di cui è dotato la posizionano sulla fascia bassa della linea Ice Lake SP (Whitley, appunto). Oltre al solito errore di rilevazione di Geekbench sul nome del processore, si può notare una frequenza in turbo di 2.7GHz.

Un dato sicuramente molto più basso degli standard a cui ci aveva abituato Intel, ma comprensibile vista la maturità del nuovo nodo a 10nm, che ancora non può ovviamente raggiungere quella dei 14nm, e il fatto che questa CPU deve ancora completare la già citata fase di prototipazione.

E’ molto probabile che arriverà sul mercato con clock ritoccati verso l’alto. Malgrado ciò i risultati sono interessanti: circa 28.000 punti in multi core su 12 core fanno ben sperare e potrebbero finalmente riaccendere la competizione con AMD.

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